Uno dei settori più colpiti dalla crisi economica è quello dell’automotive, l’industria automobilistica con l’eccezione del mercato dell’auto usata.
Continua a mordere fortissimo la crisi economica che da quasi trenta mesi attanaglia il mondo Occidentale. Una crisi nata con la pandemia da coronavirus covid-19 e che in particolare in Italia ha lasciato sul campo l’11% dell’economia emersa, il PIL. Dato recuperato per meno del 70% dai rimbalzi tecnici del 2021 e 2022.
A questo fattore, come ormai tristemente noto, si sono aggiunti altri drammi, da quello assurdo dello scoppio della Guerra tra Russia ed Ucraina a quelli collaterali come la volata dell’inflazione salita oltre l’8%.
Ma la crisi economica non è, purtroppo solo numeri, sono anche e soprattutto aziende chiuse, Partita IVA che hanno riconsegnato il codice e posti di lavoro irrimediabilmente persi.
Uno dei settori maggiormente colpiti è quello dell’automotive, l’industria automobilistica dove si stima siano andati persi 70.000 posti di lavoro con oltre il 40% delle concessionarie italiane a rischio chiusura.
Cinque controlli da fare prima di comprare un auto usata
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Un danno enorme su una delle filiere principali del Sistema Italia, compreso il mercato dell’auto usata dove nei primi sei mesi del 2022 si registra un calo del fatturato del 9,3% . Un dato che peraltro vede un singolare aumento, oltre il 50%, delle trattative tra privati.
Vista la crescita esponenziale di questo tipo di mercato noi della Redazione di Bonifico Bancario abbiamo fatto una piccola ricerca tra gli operatori del settore per indicare quali sono gli elementi principali da verificare prima di acquistare un auto usate.
Il primo, principale, riguarda la corretta valutazione dell’auto. Il consiglio è quello di utilizzare i calcolatori di prezzo online forniti da diversi siti specializzati. Tenendo conto che un auto perde il 25% del valore di acquisto dopo 12 mesi, il 50% entro 36 ed oltre il 70% dopo otto anni.
Il secondo è quello di affidarsi ad un meccanico esperto e di fiducia che possa valutare motore e carrozzeria in base al chilometraggio. Particolare attenzione in tal senso alla cinghia di distribuzione ed all’impianto frenante. Un parametro importante è che un auto alimentata a benzina non dovrebbe aver percorso più di 15.000 km l’anno, 25.000 per un diesel.
Attenzione, infine, alle riverniciature che molti esperti considerano un po come la chirurgia plastica, per quanto ben fatta non copre per intero il passare del tempo. Un auto riverniciata è spesso un campanello di allarme da ascoltare.