Credito d’imposta per i videogiochi: di cosa si tratta e come poterne usufruire. Tutto quello che c’è da sapere in merito.
Le imprese che producono videogiochi possono richiedere un credito di imposta pari al 25% delle spese sostenute per la produzione dei giochi per un importo massimo ad un milione di euro. Questo il meccanismo del cosiddetto bonus videogiochi introdotto dall’art. 15 della legge n. 220 del 2016. Ma quali sono i requisiti da dover possedere per beneficiarne?
Videogiochi, credito di imposta per le Imprese produttrici: come e quando richiederlo
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A prevedere il bonus videogiochi è stato l’art. 15 della legge n. 220 del 2016. A mezzo di tale norma è stata prevista la concessione di un credito d’imposta a tutte le imprese che producono videogames. Una misura ribadita anche dal decreto interministeriale n. 187 del 14 maggio 2021. L’8 giugno scorso l’agenzia delle Entrate ha reso noti i codici tributo per poter usufruire dell’agevolazione.
A poter dare richiesta, però, sono solo quelle aziende che posseggono determinati requisiti. In primis, devono avere sede legale in Europa e nel momento in cui avanzano richiesta del bonus devono essere assoggettati al sistema di tassazione italiano. Non solo, devono anche essere in possesso dei codici Ateco 62 o 58.2. Dalla richiesta del bonus sono escluse le associazioni e tutti quegli enti senza scopo di lucro. Anche il capitale sociale riveste un ruolo determinante: non deve essere inferiore a 10mila euro.
Infine, oltre a dover rispettare i requisiti poc’anzi esposti, le imprese devono aver ricevuto l’approvazione del DG Cinema e Audiovisivo. Si tratta di un titolo attribuito a seguito di vaglio da parte di una commissione che deve assegnare un punteggio non inferiore a 70/100. È necessario, quindi, questo visto per procedere alla richiesta di credito. Sostanzialmente il prodotto – il videogames- deve essere considerato culturalmente rilevante ossia in grado di fornire un supporto alla creatività ed essere caratterizzato da elementi di qualità.
Per fare richiesta è necessario presentare domanda entro 180 giorni dalla prenotazione del bonus da parte della DGCA. L’istanza dovrà poi essere confermata entro 180 giorni dalla data della prima commercializzazione e non oltre 36 mesi dalla pubblicazione del decreto.