Il bonifico ha un importo massimo per la sua effettuazione: vediamo nel dettaglio
Il bonifico è un’operazione bancaria di trasferimento di fondi tra conti correnti diversi. E’ un servizio che può essere gratuito o con delle commissioni a carico dell’ordinante. La differenza tra i costi dei bonifici è subordinata a diversi fattori. L’urgenza e la tipologia di valuta sono tra queste. Ogni banca stabilisce le commissioni per effettuare un bonifico all’interno del contratto con i clienti.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è l‘importo massimo per effettuare i pagamenti tramite bonifico. Di questi tempi in cui il governo sta ponendo in essere diverse misure per contrastare l’evasione fiscale abbiamo visto le limitazioni intervenute nell’utilizzo dei contanti. Da quest’anno infatti il limite è stato fissato in 1000 euro. Ma proprio la ratio che è alla base della lotta all’evasione esclude i bonifici da questa tipologia di limitazione. Il bonifico è di fatto l’operazione che garantisce la trasparenza dei pagamenti e la loro tracciabilità a differenza dello scambio di contanti.
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La legge dunque non pone limiti di importi rispetto all’effettuazione di bonifici bancari. Anzi la loro presenza ed il loro assiduo utilizzo da parte dei cittadini e delle imprese è il miglior alleato nella lotta contro l’evasione fiscale. Non avrebbe dunque senso per lo Stato imporre limiti ad operazioni di scambio di denaro completamente tracciabili.
Nessun segreto per l’Agenzia delle Entrate nel controllo delle transazioni effettuate a mezzo di bonifico bancario. Le informazioni inerenti le transazioni finanziarie sono consultabili in un’apposita sezione. “L‘Archivio dei rapporti finanziari” è una sezione dedicata dell’Anagrafe Tributaria a disposizione dei controlli e delle verifiche dell’Agenzia sui contribuenti. Il controllo può essere effettuato su ogni dato dell’operazione come la corrispondenza degli importi incassati e poi dichiarati.
Chi invece può indicare dei limiti di importi massimo nell’effettuazione dei bonifici sono gli stessi istituti finanziari. Le banche infatti pongono in essere dei tetti di spesa massimi sia giornalieri che mensili all’interno dei contratti con i propri clienti. In realtà la procedura di imposizione dei limiti è a tutela degli stessi clienti. Le transazioni infatti sono comunque di natura informatica e dunque esposte ai rischi di frodi. I limiti di spesa proteggono da un lato il correntista e dall’altro la stessa banca che in caso di danno risponderebbe in toto.