La sospensione del pagamento dell’affitto più la corresponsione di una somma all’inquilino. Quando rischia il proprietario?
La sospensione del pagamento del canone di affitto è un’eventualità che può incorrere a causa di determinati comportamenti imputabili del proprietario dell’immobile locato. Il contratto di affitto regola il rapporto che intercorre tra il locatore e il conduttore. Il contratto di locazione ad uso abitativo è la formula più utilizzata in Italia. A fronte della corresponsione di un canone di affitto il proprietario (locatore) si impegna a dare in affitto un immobile da abitare. L’inquilino (conduttore) ha l’obbligo di utilizzare la casa come abitazione ed è reso custode dell’immobile.
Il contratto di locazione ad uso abitativo è quel particolare tipo di locazione avente per oggetto immobili che siano locati allo scopo di essere abitati dal conduttore e dalla sua famiglia. E’ disciplinato dalla legge 431/1998 e in alcuni articoli dalla legge 393/1978. La locazione può essere utile per esigenze lavorative, di studio o di vacanza. La sua regolazione prevede i diritti e i doveri a cui si devono obbligatoriamente attenere entrambe le parti.
Sospensione del pagamento dell’affitto: vediamo nel dettaglio
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Il codice civile regola il contratto di locazione stabilendo gli obblighi per ciascuna delle parti. Il conduttore (inquilino) ha l’obbligo di corrispondere al locatore (proprietario) il canone di affitto alle scadenze previste e concordate. Deve inoltre utilizzare la casa come abitazione per sé e per la sua famiglia. E’ reso custode della casa allo scopo di preservarla da danni ed effettuare le dovute manutenzioni ordinarie. Al termine della locazione è fatto obbligo al conduttore di restituire l’immobile locato nello stato in cui si trovava al momento della consegna.
Allo stesso modo il codice civile impone degli obblighi al locatore (proprietario) nei confronti del conduttore (inquilino). Nello specifico l’articolo 1575 impone al proprietario di consegnare in affitto un immobile in buono stato di manutenzione. Ciò significa che nell’immobile devono essere effettuati periodicamente i lavori di manutenzione atti a renderla abitabile. Alla conclusione della locazione una volta riavute le chiavi, deve restituire l’eventuale cauzione versata dall’inquilino.
Per tutta la durata della locazione il proprietario non può accedere in casa senza il permesso dell’inquilino, pena sanzioni. L‘obbligo del proprietario a locare una casa idonea ed abitabile vincola quest’ultimo ad eseguire le previste manutenzioni. Nel caso di non ottemperanza a questo obbligo e verificato lo stato di eventuale degrado dell’immobile, l’inquilino ha la facoltà di sospendere la corresponsione del canone ed in alcuni casi ha altresì la facoltà di richiedere un risarcimento del danno.