Bonus 200 euro: per chi non riceverà una tantum in automatico, ecco la procedura da seguire. Tempi e modalità
A luglio tantissimi lavoratori e pensionati riveceranno il bonus 200 euro previsti dal Decreto aiuti. Per molti l’accredito sarà infatti automatico. Mentre i dipendenti pubblici riceveranno i soldi, i privati dovranno presentare un’autodichiarazione.
Sono circa 31 milioni e mezzo gli italiani che hanno diritto al bonus dal prossimo mese fino a ottobre. Alcune categorie, infatti, i soldi li riceveranno entro la fine dell’anno e dovranno anche fare la domanda. Per tutti vale il requisito di avere un reddito non superiore ai 35mila euro all’anno.
È online il portale per fare la richiesta. Bisogna collegarsi al sito dell’Inps e cominciare il percorso dalla sezione Prestazioni e servizi. Per poter procedere nell’iter, è necessario avere lo Spid, la Cie (Carta d’identità elettronica) o Cns (la Carta nazionale dei servizi).
Dovranno fare richiesta i lavoratori domestici, i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (CO. CO. CO.), gli stagionali (a tempo determinato e intermittenti) e chi è iscritto al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo. La compilazione della domanda riguarda anche i lavoratori autonomi occasionali che non sono titolari di Partita Iva e chi effettua vendite a domicilio.
Differenze non ci sono solo tra chi prenderà il bonus a luglio (con autodichiarazione o senza) e chi successivamente, ma anche tra questi ultimi che dovranno presentare la domanda.
I lavoratori domestici beneficeranno del bonus a ottobre e dovranno fare la domanda entro il 30 settembre. Per tutte le altre categorie il termine ultimo è fissato al 31 ottobre.
Oltre al sito web, le indennità possono essere richieste anche attraverso il servizio di Contact Center Multicanale al numero verde gratuito 803164 da rete fissa o al numero 06164164 da rete mobile, ma in questo caso a pagamento). Terza via per presentare domanda sono i Patronati.
Chi resta fuori al momento sono gli autonomi e i professionisti titolari di Partita Iva. Entro il 17 giugno era atteso il Decreto attuativo del Ministero del Lavoro e dell’Economia ma ancora nulla è stato pubblicato.
Per chi non lavora dunque con un contratto da dipendente non si sa ancora quando arriveranno i soldi, se l’importo sarà sempre di 200 euro, se bisognerà presentare domanda (probabile) e quali saranno le modalità di erogazione.