Agenzia delle Entrate: esiste la possibilità di rimborso senza IBAN e senza Conto Corrente

In che modo è possibile ottenere dalla Agenzia delle Entrate una cifra a titolo di rimborso per questa o quella eventualità, anche senza cc.

La sede dell'Agenzia Riscossione Entrate
La sede dell’Agenzia Riscossione Entrate (Foto ANSA)

L’Agenzia delle Entrate è diventata più inflessibile nel dare la caccia agli evasori fiscali e nello scovare quelle situazioni controverse per le quali chi decide di fare il furbo le tenta tutte pur di non pagare.

Ma è anche vero che a volte possono venire a crearsi delle situazioni per le quali un utente può risultare penalizzato da delle situazioni negative che non dipendono dalla sua volontà. Oppure quando è l’Agenzia delle Entrate stessa ad essere debitrice nei confronti dell’utente.

Utente che può essere anche una impresa. Nelle situazioni per le quali l’Agenzia delle Entrate ci debba versare qualcosa, solitamente si procede attraverso un rimborso in accredito che viene svolto sul nostro conto corrente, che sia riconducibile ad un istituto bancario oppure alle poste.

Quel che in diversi non sanno però è che un rimborso è ottenibile anche senza avere necessariamente un codice IBAN. Certo, esserne dotati è consigliabile in quanto dà adito ad una forma di trasferimento di denaro veloce, sicura e tracciabile.

Agenzia delle Entrate, come avere un rimborso anche senza IBAN

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Nei casi in cui però non si disponga di un IBAN ma si debba ottenere un conguaglio od un rimborso dal Fisco, l’alternativa è rappresentata da un assegno vidimato erogato da Poste Italiane.

Occorre però fare attenzione a degli specifici aspetti, come ad esempio il tempo disponibile per potere reclamare la cifra da incassare, che è di 60 giorni massimo a partire dall’emissione dell’assegno in questione.

Poi è possibile ottenere la cifra in contanti presso qualunque ufficio postale presente in Italia. Infine si può anche avanzare richiesta per fare si che i soldi finiscano su di un conto corrente specifico.

Va anche detto che lo Stato ha deciso di semplificare molti dei percorsi burocratici consueti, per rendere più facili le cose ai cittadini. Una scelta maturata quando la pandemia aveva assunto dei toni di urgenza più pressante rispetto ad oggi. Con il risultato che adesso si punta a snellire e velocizzare molte azioni che prima richiedevano del tempo

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