Problema siccità, il recupero dell’acqua piovana potrebbe dare una grande mano: come fare e quando si può utilizzare
Le regioni del Nord Italia in queste settimane stanno soffrendo il problema della siccità. Tutto è dovuto ovviamente alla più grande delle criticità, quella ambientale. Con inverni più freddi ed estati più calde, avremo effetti maggiormente negativi per la vegetazione e dunque per le nostre vite.
Mentre si continua a inquinare senza badare al futuro, la corsa verso le energie rinnovabili è molto più lenta. È ancora poca la cultura ambientalista e tanti sono invece gli interessi per continuare a utilizzare l’energia fossile. Pochi sono anche gli incentivi statali (anche se certamente più alti rispetto a qualche anno fa) e installare strumenti di produzione di energia pulita, costa ancora.
Le nostra case, le nostre abitudini, non inquinato come una ciminiera. Ma ognuno di noi, anche se apparentemente è piccolissimo, può e deve fare qualcosa. Mai come in questi casi, l’unione fa la forza. Allora oltre a fare in modo corretto la raccolta differenziata e cercare, dove possibile di creare meno rifiuti, per risparmiare energia dobbiamo prendere altre abitudini.
Siccità, recupero acqua piovana mossa contro lo spreco
I Comuni delle regioni del Nord che stanno affrontando il problema, hanno ordinato di non sprecare acqua potabile. Stop quindi all’uso dell’acqua del rubinetto per lavare l’auto o innaffiare i fiori del giardino.
Abbiamo mai pensato che l’acqua naturale che piove dal cielo, potrebbe essere utilizzata per tante cose che? Così non solo alleggeriamo la bolletta, ma non useremo acqua potabile dove non è necessaria. Lavare l’auto non richiede necessariamente acqua da bere, quindi raccogliendo la piovana, la si potrebbe utilizzare per il lavaggio della vettura, così come per tante altre cose.
Non è necessario che sia potabile neanche l’acqua da utilizzare per il water o per il giardino. Com’è noto l’acqua del rubinetto è più calcarea, utilizzare la piovana per gli elettrodomestici allunga la vita anche a questi, consentendo un ulteriore risparmio.
Ma come si può fare tutto ciò? Si può installare un impianto che consente il recupero, lo stoccaggio e la filtrazione dell’acqua piovana. Se questa vogliamo utilizzarla ad esempio per la lavatrice, va fatto qualche lavoretto.
La rete di canalizzazione dell’acqua piovana è indipendente da quella che distribuisce la potabile dell’abitazione, quindi bisognerebbe collegarla direttamente alla lavatrice.
I diversi vantaggi
C’è il rischio che l’acqua possa essere sporca e per questo il sistema prevede anche dei filtri. Se stiamo pensando che ci voglia molto spazio per la cisterna, ci sbagliamo. Chi ce l’ha può anche interrare la visterna (con i relativi permessi), ma il mercato offre tante soluzioni. Alcune sono aeree, collegate con appositi dotti connettivi.
Il recupero fai-da-te senzai impianti
Installare un impianto del genere, essendo un sistema voltato allìambiente, è probabile che si possano ottenere detrazioni fiscali. Ma esistono anche sistemi fai-da-te, senza lavori e impianti. Ovviamente la quantità dell’acqua raccolta sarà minore, ma è meglio di niente.
Bottigliette, recipienti, secchi e altri contenitori messi nei punti giusti, possono “conservare” molti litri d’acqua da usare per i suddetti lavori. Che si tratti anche solo per il water o per innaffiare i fiori, è già un grande risparmio se pensiamo a quanto acqua consumiamo in un anno per queste semplici attività.