Fatturazione elettronica: tutto quello che c’è da sapere
La fatturazione elettronica è divenuta obbligatoria per le partite IVA a regime ordinario dal 1° gennaio 2019. La fattura elettronica è una fattura in formato digitale e nello specifico il processo di fatturazione elettronica gestisce emissione, invio, tenuta e conservazione digitale del documento. Si differenzia da quella cartacea per la necessità di redazione tramite device elettronico digitale e per per la trasmissione elettronica al cliente tramite il sistema di interscambio collegato.
Il sistema di interscambio, Sdl, non è altro che una sorta di “postino” digitale che si occupa di verificare i dati obbligatori della fattura e l’indirizzo telematico di recapito del cliente. Questo può essere sia il codice destinatario sia l’indirizzo PEC. Inoltre controlla l’esistenza di entrambe le partite IVA, quella del fornitore e quella del cliente. E’ un sistema sicuro, veloce e comodo.
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
La fatturazione elettronica ha avuto un necessario periodo di transizione per consentire agli utenti interessati di adeguarsi alla nuova modalità. Per cui l’Agenzia delle entrate ha memorizzato in modalità temporanea i dati di natura fiscale presenti sui documenti elettronici. Discorso diverso per i dati di fattura che l’Agenzia ha raccolto in una banca dati separata. Questo per la consultazione e il controllo dell’incrocio con i dati fiscali.
Il secondo motivo che ha portato alla memorizzazione dei dati è stato la realizzazione di un servizio che consentisse la consultazione i file XML relativi alle fatture emesse e ricevute. Questo servizio è fruibile all’interno della propria area personale riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre fornisce la facoltà di poter scaricare i propri documenti fiscali. Per poter avere accesso a questo servizio di consultazione è necessario aver aderito ad un accordo di servizio preposto. In assenza di accordo i documenti fiscali presenti verranno cancellati.
Dal 1° luglio 2022 l’obbligo di fatturazione elettronica si estenderà anche alle partite IVA a regime forfettario. L’obbiettivo è procedere sulla strada avviata della lotta all’evasione fiscale. Seguendo dunque le linee guida del PNRR2 si allarga la platea dei soggetti con obbligo di e-fattura. Altri soggetti a cui si estenderà l’obbligo sono i soggetti passivi come le associazioni sportive dilettantistiche e gli enti del terzo settore. Non c’è ancora l’obbligo per le piccole partite IVA forfettarie con ricavi inferiori ai 25mila euro. Per loro si aspetterà sino al 1° gennaio 2024.