Assegno unico, sono ancora tanti i cittadini che restano in attesa. Dopo sei mesi non hanno percepito nulla
È certamente la novità fiscale dell’anno, forse quella che più di tante altre misure rappresenta il governo Draghi, ma le falle ci sono ancora.
L’Assegno unico e universale per i figli a carico era stato presentato come una soluzione tra le tante agevolazioni previste a sostegno della famiglia. Ha infatti unificato varie misure (alcune sono rimaste fuori e autonome come il Bonus baby-sitter) e per molti genitori è stata davvero una manna dal cielo.
Per altri, invece, la situazione è solo peggiorata perché ancora non hanno visto un euro. Tra pochi giorni scade il termine per presentare la domanda e ottenere gli arretrati da marzo in poi, ma qualcuno non ha percepito neanche l’indennità mensile spettante senza arretrati.
Il 30 giugno è il termine ultimo per avere i soldi da marzo, mese in cui sono partiti i primi bonifici. Quel mese ha ricevuto i soldi chi ha fatto domanda dal 1 gennaio al 28 febbraio 2022, ma non è stato così per tutti.
Assegno unico, ritardo di mesi
Sui social non mancano i commenti di chi segnala pesantissimi ritardi. Una mamma scrive che ha presentato domanda il 24 gennaio e da allora ancora non ha ricevuto nulla. “Un ente statale che complica le cose invece di semplificarle”, scrive.
Il suo caso a quanto pare non è l’unico. Le fa eco un’altra donna. Scrive che ha presentato domanda al Caf lo scorso 6 giugno e le hanno risposto che forse i primi soldi arriveranno ad agosto.
C’è anche chi sottolinea che forse c’è stato qualche errore del Caf. In caso di estremo ritardo, infatti, si consiglia di andare presso l’ufficio dove è stata presentata la domanda per chiedere di visionarla.
Se da una parte ci sono delle famiglie che hanno ricevuto tutto e in tempo, o quasi, dall’altra alcuni sono in attesa di sei mesi di assegni. Come detto chi farà domanda entro il 30 giungo avrà diritto agli arrestrati ma a questo punto è lecito chiedersi se riceverà tutto entro la fine dell’anno.
A quanto si ha diritto
Chi presenterà l’istanza dal 1 luglio, avrà diritto a ricevere l’Assegno dal mese della richiesta. Ricordiamo che è un aiuto rivolto a chi ha figli a carico dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni di età. È pari a 175 euro per ogni figlio se si ha un Isee di massimo 15mila euro. L’importo cala fino a 50 euro al mese per chi supera i 40mila euro. Anche con Isee più alti si ha comunque diritto a 50 euro che è il contributo minimo.