La frode dei bonus: scattano i controlli e il rischio è per milioni di italiani

La frode dei bonus nel mirino dell’Agenzia delle Entrate. Vediamo i dettagli

truffa bonus
foto Canva

La frode è sempre dietro l’angolo quando si parla di agevolazioni e bonus. E l’Agenzia delle Entrate ne è consapevole tanto che concentra le attività dei controlli anti-frode su bonus e ristori. Questo perché si è scoperto uno sconcertante dilagare di truffe nell’ambito della cessione dei crediti di imposta. Stesso discorso per quanto riguarda l’accesso ai fondi perduti e ai ristori. L’accelerazione dell’Agenzia ben si inserisce in un quadro di allarmante consuetudine alla frode.

Si calcola infatti che siano state attuate frodi per 5,6 miliardi di euro all’interno della misura dei bonus edilizia ed energia. Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia di efficientamento energetico hanno fatto emergere la realtà problematica. Si parla di crediti inesistenti sequestrati per oltre 2,5 miliardi di euro.

Frodi e bonus: la ricetta dell’Agenzia delle Entrate

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L‘Agenzia delle entrate corre ai ripari e arriva la stretta. Si intensificano i controlli proprio in ambito bonus e ristori. Lotta dichiarata ai furbetti delle frodi dunque che passa anche attraverso una migliore gestione dei servizi integrati. La svolta si applica a tutto tondo nelle diverse aree di attività che comprendono appunto i servizi, le consulenze, la prevenzione, il contrasto all’evasione e il contenzioso.

E si mira in particolare alle frodi sui bonus edilizi. Solo in questo settore dove primeggia la misura del Superbonus 110% le truffe rilevate sono calcolate in circa 4,4 miliardi di euro. Gli ampi numeri hanno permesso il meccanismo della frode consentendo gravi irregolarità dal punto di vista della creazione di crediti di imposta inesistenti.

Il meccanismo prevedeva svariati passaggi di cessioni a società e persone fisiche interposte e la successiva monetizzazione presso istituti di credito o altri intermediari finanziari. Alla luce di questa situazione l’intervento del governo ha posto una serie di paletti inerenti proprio il capitolo delle cessioni. La piattaforma collegata permetterà ora di verificare i dati attraverso l’analisi degli importi e addivenire alle responsabilità dei soggetti coinvolti.

Sconto in fattura e cessione del credito verranno messi sotto la lente di ingrandimento per la valutazione dei requisiti. L’estensione dei controlli raggiungerà anche chi ha fruito dei fondi perduti, dei ristori e di altri contributi. La strategia passa anche dall’invito ai contribuenti a mettersi in regola spontaneamente con la prospettiva di vie bonarie per risolvere eventuali errori ed anomalie.

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