Bonus 200 euro, i soldi non arriveranno per tutti nello stesso mese. Per chi dovrà fare la domanda ecco entro quando
Il bonus di 200 euro previsto dal decreto Aiuti arriverà a luglio, ma non per tutti. Sarà accreditato sullo stipendio in automatico per i dipendenti e i pensionati, ma il mese del pagamento è un altro per diverse categorie dei beneficiari della misura.
Conto alla rovescia per milioni di italiani che a preve riceveranno il tanto atteso sostegno per fronteggiare l’emergenza inflazionistica. Una gioia per tanti ma per altri è rimandata tra qualche mese.
Innanzitutto ricordiamo che tutti in comune devono avere un reddito di massimo 35mila euro all’anno. A ottobre 2022 verrà erogato ai titolari di Naspi, Dis-Coll, a chi ha la disoccupazione agricola e ex indennità Covid 2021. Sarà così anche per chi rientra nelle categorie chiamate a presentare domanda come i lavoratori stagionali. C’è tempo per presentare la domanda fino al 31 ottobre, come prevede la circolare dell’Inps. Per i percettori del Reddito di cittadinanza e i lavoratori domestici, invece, il termine ultimo è il 30 settembre.
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
I lavoratori dipendenti del pubblico e del privato, anche titolari di uno o più rapporti di lavoro, il datore di lavoro riconoscerà il bonus in automatico dove aver acquisto l’autodichiarazione dove il lavoratore afferma di non avere trattamente pensionistici, di accompagnamento o di ricevere il Reddito.
Oltre al requisito annuo, bisogna rispettare anche il diritto all’esonero contributivo dello 0,8%. Nella circolare l’Inps ha spiegato anche che l’autodichiarazione non è necessaria per chi ha un contratto di lavoro di pubblica dipendenze. Il motivo non è perché perché si tratti di un privilegio agli impiegati della Pubblica Amministrazione ma perché i servizi di pagamento delle retribuzioni sono gestiti direttamente dal sistema informatico del Ministero delle Economie e finanze.
Quando parliamo pensionati beneficiari, vale anche per chi risulta titolare dell’assegno sociale, la pensione o l’assegno di invalidità civile, per i ciechi e sordomuti e per chi ha l’acompagnamento. Il limite del rennito annuo è sempre fissato a 35mila euro.
Restano invece ancora in attesa i titolari di Partita Iva. Entro il 17 giugno il Minitero del Lavoro e quello dell’Economia avrebbero dovuto licenziare congiuntamente il decreto attuativo per stabilire regole, soldi e modalità per l’erogazione. Al momento si è solo a conoscenza che si sta lavorando al decreto.