Sono già iniziate le verifiche inerenti ai 200 euro ricevuti da molti italiani, qualcuno dovrà restituire il bonus: il motivo.
200 euro in busta paga una tantum, troppo bello per essere vero. Da giorni, infatti, i media e i cittadini non hanno fatto altro che parlare di questo bonus legato a molti italiani che non hanno perso tempo ed hanno subito fatto richiesta.
Un’azione impulsiva che attualmente sta riportando conseguenze da non sottovalutare. Tra chi ha già ricevuto la cifra, c’è qualcuno che dovrà restituire i soldi dal momento che l’INPS ha iniziato ad effettuare dei controlli e qualcosa non quadra.
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
A finire nel mirino è toccato ai pensionati visto che, secondo quanto riportato dai vari siti di notizie e dal sito ufficiale dell’INPS, sono gli unici a non dover inviare nessuna autocertificazione. I requisiti che dovranno possedere, però, sono:
I soldi arriveranno direttamente sulla pensione di luglio e qualora l’INPS trovasse degli errori al riguardo, sarà l’istituto stesso a recuperare di quanto indebitamente percepito dal pensionato.
Per quanto riguarda, invece, i lavoratori dipendenti, la questione è diversa. Per tale cerchia è previsto il bonus dall’art. 31 del decreto Aiuti. Anche in questo caso l’importo sarà erogato sulla retribuzione di luglio direttamente dal datore di lavoro che poi recupererà i soldi con la compensazione.
A differenza della cerchia dei pensionati, la norma, anche se è la stessa, prevede che il lavoratore, affinché riesca ad ottenere l’indennità, deve consegnare al proprietario dell’azienda in cui lavora un modello di autocertificazione bonus 200 euro. Soltanto una volta compilato il documento, attraverso cui dichiara, sotto la propria responsabilità, di possedere i requisiti per il beneficio, potrà ottenere il bonus.
I requisiti necessari sono:
Anche in questo caso l’INPS provvederà ad effettuare tutti i controlli necessari e qualora vengano riscontrati errori, spetterà all’istituto richiedere i soldi.