665 Euro di multa e intervento del codice penale se si commette un’infrazione molto pericolosa che avviene quotidianamente
Chi guida sa quante infrazioni si commettono tutti i giorni. Basterebbe starsene fermo a un incrocio per qualche minuto per contrare quante regole vengono violate. La “classica”, ma che è anche tra le più pericolose, riguarda l’uso del cellulare.
Ricordiamo che parlare al telefono non è totalmente proibito, dipende da come si fa. È consentito usarlo in vivavoce (infatti non è neanche proibito ascoltare la radio o farsi guidare dal navigatore), con con gli auricolari. È invece vietato portare il telefono all’orecchio (e quindi guidare con una sola mano), distraendosi e mettendo a rischio l’incolumità propria e degli altri.
Anche se ci sembrano violazioni veniali, di poco conto, nella maggior parte dei casi non ci accorgiamo che invece sono molto importanto perché il mancato rispetto può provocare incidenti gravi.
Se la maggior parte delle violazioni avviene in città perché sono tanti i mezzi che circolano, nelle strade meno trafficate la situazione non è migliore. Proprio perché si pensa che non ci sia quasi nessuno, spesso non si rispettano i limiti di velocità e si commettono altre infrazioni come svoltare senza l’indicatore di direzione e non rispettare gli stop.
665 Euro di multa e carcere: Codice della Strada e Codice Penale
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La precedenza è molto importate. Regolata dall’articolo 145 del Codice della Strada, secondo una recrnte sentenza della Cassazione, il mancato rispetto può portare alla sanzione di 665 euro e ben tre anni di reclusione.
Il caso analizzato dei supremi giudici ha riguardato un’auto e un motociclista. Questi percorreva una strada dritta quando imrovvisamente una vettura, senza rispettare la precedenza che doveva lasciare alla moto, si è immessa nella corsia del centauro.
Per evitare l’impatto il motociclista è stato costretto a fare una brusca manovra, cadendo dal mezzo. In questo caso subentra anche il Codice Penale. L’articolo 590 bis prevede appunto la reclusione fino a tre anni (reato di “lesioni personali stradali gravi o gravissime”). La responsabilità di aver provocato l’incidente può portare anche alla risarcimento del danno, della persona e del veicolo, eventualmente danneggiati dall’incidente.
Nel caso specifico riportato, i giudici hanno stabilito una responsabilità al 50% di entrambi i conducenti, applicando il criterio della presunzione di pari responsabilità in caso di incidente. Ricordiamo infatti che anche chi ha precedenza, in caso di incidente può essere considerato responsabile. All’avvicinarsi di un incrocio, nonostante il diritto di procedere per prima, non significa che si possa attraversare l’intersezione senza le giuste precauzioni.