Diminuisce il numero di sportelli ATM dove prelevare denaro contante. Andiamo a scoprire nel dettaglio i motivi di questa nuova tendenza.
Molti istituti bancari, in questo periodo, stanno prendendo delle decisioni importanti. Una di queste è sicuramente quella di chiudere i propri sportelli ATM. In molti casi, questo avviene per gli elevati costi di commissione e per la scelta dei correntisti di optare sempre meno per l’utilizzo di sportelli ATM.
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Infatti, nell’ultimo anno, le operazioni effettuate agli sportelli sono diminuite moltissimo e in modo costante. Un altro motivo per cui le banche decidono di chiudere i propri sportelli ATM è quello di incentivare ad usare sempre di più l’utilizzo di pagamenti attraverso il POS. In questo modo si riesce a tenere sempre traccia del denaro circolante, evitando il rischio di evasione fiscale.
Nell’ultimo anno e mezzo si è avuta la chiusura di più di 1500 sportelli bancari. Allo stesso modo, in questo stesso periodo, sono aumentati considerevolmente tutte le operazioni di home banking e i pagamenti digitali.
Tutti questi dati hanno spinto le banche a chiudere i propri sportelli in modo da risparmiare anche nelle spese di gestione. Sono stati chiusi più sportelli bancari soprattutto al Sud e questo ha una motivazione ben precisa: c’è un uso minore degli sportelli ATM per risparmiare sulle spese di commissione.
Infatti, fino a poco tempo fa, le transazioni allo sportello costavano circa 45 centesimi. Invece, ad oggi, alcune operazioni possono avere anche una commissione di circa 3 euro. Per questo, la società che gestisce gli sportelli ATM, Bancomat spa, ha proposto di inserire un tetto massimo di commissioni di circa 1,50 euro.
Questa è la strada che stanno percorrendo anche gli altri paesi europei dando al correntista la possibilità di risparmiare in eventuali operazioni allo sportello.