Pos, cosa bisogna verificare prima di confermare la transazione che sia con il codice Pin o il contats less
Il pagamento con il Pos è un tema attualissimo. Si sta infatti avvicinando la data che rende obbligatorio l’uso del terminale per i pagamenti elettronici. Ma soprattutto prenderanno il via le sanzioni per chi si rifiuta. Ci saranno infatti 30 euro di multa per chi dirà no al pagamento con la carta più il 4% dell’importo rifiutato digitalmente.
La regola è stata anticipata di sei mesi. Doveva entrare in vigore il 1 gennaio 2023 ma per accelerare nella lotta all’evasione fiscale il governo ha previsto prima l’entrata in vigore della legge.
Il fine è infatti quello di ridurre l’uso dei contanti per far abbassare i livelli di evasione fiscale e riciclaggio. Per gli stessi motivi il governo precedente, guidato da Giuseppe Conte, aveva creato il sistema del Cashback e la Lotteria degli scontrini. Il primo sistema è stato abolito da Draghi ma potrebbe tornare sotto altre forme. In effetti per le Poste è ancora in vigore.
Il secondo è ancora in vigore, a qualcuno ha anche regalato molti soldi, ma sono ancora molti i cittadini che non partecipano alla Lotteria e i commercianti che non sanno neanche dell’esistenza. Per tale motivo si sta pensando di modificarla.
Anche se bisogna dare un’accelerata, sicuramente l’uso del Pos negli ultimi anni è aumentato. Tra accredito stipendi e assegni vari, in pratica tutte le entrate di una famiglia o di un singolo lavoratore avvengono tramite carta, trenne nel caso in cui si svolgano lavori irregolari a nero.
Tanti quindi preferiscono pagare direttamente in pochi secondi senza l’uso dei contanti: un modo più sicuro che consente di non avere molti soldi con sé e di tenere le spese sotto controllo più facilemente.
Ma prima di procedere al pagamento bisogna fare attenzione ad alcuni dettagli. Solitamente quando immettiamo il Pin o paghiamo con il contact less, dunque senza inserire la carta né il codice, non notiamo l’importo che il commerciante o il professionista ha inserito.
È buona abitudine controllare perché – magari in buona fede, per errore umano – ha inserito una cifra maggiore di quanto in effetti bisogna pagare.