Bonus mamma domani, in base alla data del parto è possibile ottenere l’aiuto dello Stato. Quali sono i requisiti
L’Assegno Unico e universale per i figli a carico (dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età), ha messo ordine ai tanti incentivi per la genitorialità e la famiglia prima esistenti.
Molti bonus sono stati assorbiti in un’unica soluzione (da qui il nome della misura) e tra questi c’è il Bonus mamma domani. In alcuni casi però è ancora possibile fare domanda. Ricordiamo infatti che l’Assegno unico è entrato in vigore a gennaio 2022 e a marzo sono stati versati i primi pagamenti.
Ma sulla scia del 2021, si può ancora ottenere l’aiuto economico autonomamente dall’Assegno unico. L’Inps ha precisato con la circolare numero 23 del 2022 che le domande di premio nascita possono ancora presentarsi se l’evento (il parto) è avvenuto entro il 28 febbraio 2022.
Anche chi ha concluso il settimo mese di gravidanza entro il 31 dicembre 2021 potrà avanzare l’istanza, anche per adozioni e affidamenti entro quel giorno.
Il Bonus mamma domani è abolito ma si può ancora ottenere
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
- SuperEnalotto, finalmente festa in tre parti d’Italia
- Pos obbligatorio e cambia il bonus: arriva la doppia beffa
- Italia ormai senza più grano: fai scorta di questi alimenti al più presto
Dunque le mamme che rientrano in certi requisiti, al di là dell’Assegno unico, possono presentare istanza per avere il bonus una tantum di 800 euro. Ma perché si può presentare ancora domanda se l’agevolazione è stata abolita? L’Inps ha chiarito che dal verificarsi delle condizioni è possibile entro un anno.
Tra le misure abrogate con l’entrata in vigore dell’Assegno Unico, c’è la cancellazione dell’aiuto per chi ha almeno tre figli minori. Addio anche agli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili, l’assegno di natalità (noto anche come Bonus bebè) e le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.
Gli importi dell’Assegno Unico
Fino a quest’età si rientra nell’Assegno unico. La vera novità della misura è che tocca anche chi ha redditi alti. Chi ha un Isee che supera i 40mila euro ha comunque diritto all’Assegno, anche se nella misura minima di 50 euro al mese.
Chi sta sotto la soglia dell’Isee a 15mila euro, riceve 175 euro per ogni figlio a carico. Più è alto l’Indicatore, minore sarà l’importo. Non è obbligatori allegare l’Isee ma chi non lo fa, in automatico, gli viene assegnata la fasia d’importo più alta. Chi per errore non ha provveduto a inserire il documento della domanda, può sempre correggere.