Truffe online, quante ne esistono? Come proteggersi dai cybercriminali

Le truffe online sono sempre più frequenti e per quanto si possa pensare di essere troppo cauti per non cadere nella trappola, la prudenza non è mai troppa.

Truffe online come proteggersi cybercriminali
(frank peters – Adobe Stock)

I nativi digitali, ossia coloro nati con un livello di tecnologia già avanzata, dovrebbero essere i più aggiornati su quanto accade sul web. Sempre allerta e con l’occhio vigile, dovrebbero essere in grado di non cadere nelle maglie dei truffatori. Eppure, la prudenza non è mai troppa perché anche i giovani possono diventare vittime di eventuali malviventi.Bisogna prestare massima attenzione, soprattutto all’utilizzo che si fa dello smartphone perché è proprio tramite tale strumento che il rischio sale.

Smartphone, tutto quello che c’è da sapere per evitare di rimanere vittime di truffe online

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Ormai tutti, nessuno escluso, può ritenersi salvo dalle truffe online. I mezzi utilizzati sono sempre più affinati e, quindi, conoscere solo il phishing non è più d’aiuto. La Polizia Postale, riportano i colleghi della redazione di Money.it, avrebbe stimato che i casi di truffe on-line sarebbero saliti del 27% rispetto al 2021. In particolare, ad essere state carpite, credenziali di conti correnti, carte di credito. Il totale dei proventi? Circa 36 milioni di euro. Per non parlare degli innumerevoli furti di identità-

Utilizzare la massima cautela è, quindi, d’obbligo per questo conoscere i potenziali rischi e quali sono le forme di nuove truffe è di vitale importanza.

Oltre al phishing, noto a tutti per essere una comunicazione che proviene da fonti affidabili con all’interno una richiesta urgente ad adempiere a qualche azione con l’intento di ottenere informazioni sensibili, c’è lo smishing. Quest’ultimo è molto simile al primo, la differenza si sostanzia che il messaggio arriva tramite SMS. L’invito è quello a cliccare su un link, il fine lo stesso del phishing.

C’è poi il pharming, che invece di un link utilizza dei codici che rimandano a falsi siti dove poi l’utente ingannato inserisce i propri dati. Segue il Vishing (you were here): attraverso un messaggio vocale i malviventi cercano di estorcere al destinatario del denaro.

In sintesi, quindi, gli strumenti sono tanti ed il consiglio è sempre uno: diffidare. Qualora però si dovesse comunque rimanere vittime di un cybercrimine l’unica azione da intraprendere è quella di denunciare l’accaduto alle autorità competenti ed attivare – se si è trattata di sottrazione indebita di denaro- la procedura di rimborso con la propria banca.

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