Pos obbligatorio e sanzioni ma c’è anche la riduzione dell’agevolazioni sulla commissioni: cosa devono fare commercianti e professionisti
Il 30 giugno sarà uno spartiacque. Da quel giorno per la vendita di prodotti e servizi sarà obbligatorio avere il Pos, lo strumento che consente di pagare con la carta.
Dunque commercianti e studi professionali non potranno più rifiutarsi di accettare i pagamenti in modo digitale. Se lo fanno ci saranno delle sanzioni. Una quota sarà fissa, un’altra variabile. A prescindere è prevista una multa di 30 euro più il 4% dell’importo che si sarebbe dovuto pagare con la carta ma il metodo è stato rifiutato.
Ovviamente il fine della legge, che doveva entrare in vigore il 1 gennaio 2023, è ridurre sempre di più l’uso della moneta contante. Un nuovo tentantivo di dare una spallata all’evasione fiscale poiché i pagamenti con la carta lasciano sempre tracce.
Pos obbligatorio, cosa succede al bonus
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Il 30 giugno scade anche il termine per il bonus credito d’imposta sulle commissioni che si riduce dal 100 al 30% previsto per le Partite Iva fino a ricavi di 400mila euro.
Dopo quel giorno tornerà il rimborso ordinario delle commissioni pari al 30%. Una misura ridotta che consentirà ai titolari delle attività di accedere ad un credito d’imposta sul valore addebitato. Era stato il decreto legge n. 99/2021 a portare la percentuale a 100, dal 1 luglio 2021 al 30 giugno prossimo.
L’avvio delle sanzioni dunque contestualmente all’obbligo di Pos, porta anche a un alleggerimento del rimborso sulle commissioni addebitate.
Il bonus Pos per metterà dal 1 luglio di accedere ad un rimborso in base al valore delle commissioni addebitate con carte e bancomat.
Il bonus Pos è rivolto a quelli che tecnicamente vengono definiti esercenti attività d’impresa, arte e professione con ricavi e compensi non superiori a 400mila euro nell’anno in riferimento alla precedente Dichiarazione dei Redditi.
Per consentire l’agevolazione si tengono conto delle commissioni addebitate agli esercenti base alle informazioni trasmesse all’Agenzia delle Entrate.
Materialmente, il commerciante o professionista, cosa dovrà fare? Nulla, non c’è nessun adempimento. Troverà l’importo del credito d’imposta maturato Cassetto Fiscale entrando nell’erea personale sul sito dell’Agenzia delle Entrate.