Claudio Baglioni denuncia per diffamazione Striscia la notizia che si difende. Nel frattempo, il tribunale di Monza blocca il libro Tutti poeti con Claudio, accessibile sul sito ufficiale del tg satirico.
Non tutti sapranno che, sul sito di Striscia la notizia, fino a qualche tempo fa era possibile scaricare un libro intitolato Tutti poeti con Claudio, dove veniva fatta luce sul presunto plagio del cantante Baglioni di poesie da cui avrebbe preso almeno spunto. Un libro che, però, non può più essere consultato, dopo l’ordine del gip del Tribunale di Monza.
Intanto, Antonio Ricci, Enzo Iacchetti ed Ezio Greggio sono indagati per diffamazione. Ma andiamo a scoprire nel dettaglio di cosa stiamo parlando.
La vicenda di Claudio Baglioni e i presunti plagi nelle canzoni
All’interno del libro di Striscia, si parla di presunte “scopiazzature” del cantante romano che avrebbe preso spunto da Cesare Pavese, Oscar Wilde, Garcia Lorca e altri.
Delle rivelazioni considerate diffamatorie visto che il cantante viene descritto come il disonesto che ha copiato senza neanche farlo sapere. Baglioni, difeso da Gabriele Minniti, è voluto andare a fondo alla questione.
Nel frattempo, per il giudice non si tratta di un plagio perché in moltissimi casi lo spunto è stato preso da autori che sono morti da più di 70 anni. Nei restanti casi, invece, si tratta di espressioni così comuni da non poter essere considerate neanche incluse nel diritto d’autore.
Antonio Ricci, dal canto suo, ha fatto sapere di non aver voluto offendere nessuno. Secondo il fondatore del tg satirico, la sua redazione non ha fato altro che raccogliere le segnalazioni di alcuni telespettatori.
Ricci ha, poi, visto in Baglioni una manovra intimidatoria che mette in serio pericolo la satira che si nutre di libertà.
Antonio Ricci ha inoltre rincarato la dose, dichiarando che ciò che è scritto nel libro è la pura verità, citando anche uno dei presunti plagi: “Scrive nel 1957 Lec (scrittore polacco, ndr) “…ci sono zebre che starebbero anche in gabbia pur di passare per dei cavalli bianchi…”. Canta nel 1999 Baglioni “…viviamo come zebre e poi, rinchiusi dietro gli steccati, illusi di sembrare dei cavalli bianchi…”.