Bonus tende, un’opportunità per chi vuole proteggere la propria abitazione dal sole ora che le temperature sono più alte: come funziona
Il Bonus tende è previsto nei lavori agevolati come l’Ecobonus. Non si tratta di un’agevolazione che mette soldi in tasca come, ad esempio, il bonus 200 euro. Si realizza infatti in una detrazione da indicare nella Dichiarazione dei redditi pari al 50% della spesa sostenuta.
Se l’installazione delle tende avviene nel contesto di un lavoro più ampio di riqualificazione dell’edificio, con il 100%, si può ottenere la stessa percentuale di detrazione.
È anche possibile ottenere la cessione del credito al posto della detrazione, avendo lo sconto diretto in fattura se attuato dal fornitore o con l’intervendo di finanziarie o istituti di credito.
Bonus tende, la detrazione massima e i requisiti
L’istallazione delle tende può avvenire all’interno o all’esterno dell’edificio oppure integrate alla superficie vetrata. La spesa massima per la detrazione è di 120.000 euro.
Le regole da seguire sono che le schermature devono essere a protezione di una superficie vetrata e applicate all’interno, all’esterno o integrate alla stessa e in più non devono essere liberamente montabili e smontabili.
Il valore del fattore di trasmissione solare totale considerato anche il vetro della superficie vetrata protetta deve essere inferiore o uguale a 0,35. Ad essere detraibili sono sia la fornitura e la posa in opera delle varie tipologie di schermature.
La detrazione spetta ai proprietari e nudi proprietari, i titolari di un diritto reale di godimento quali usufrutto, uso, abitazione o superficie, i locatari o comodatari,
soci di cooperative divise e indivise e gli
imprenditori individuali così come i soggetti che producono redditi in forma associata.
Per fruire della detrazione è necessario rispettare alcune condizioni come il pagamento attraverso un bonifico parlante e la documentazione deve essere inviata all’Ena per comprovare la spesa.
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È necessario che risulti la causale del versamento, ossia il riferimento alla Legge 190/2014 e il riferimento alla fattura che ovviamente deve avere una data antecendente al bonifico. Chiaro deve essere anche il codice fiscale dei beneficiari della detrazione e il numero di partita Iva.