Smart working significa avere delle spese maggiori a casa: un noto marchio italiano ha trovato l’accordo con i sindacati
Lo smart working piace a tanti ma ciò non significa che non manchino gli aspetti negativi, almeno per alcuni. Da quando la pendemia ha obbligato milioni di persone a lavorare da casa, è stata scoperta la comodità di fare tutto ciò che si realizzava in ufficio restando alla propria scrivania.
Ci sono però lavoratori che vorrebbero il contatto con i colleghi e una vita più simile a quella pre-pandemica, ma certamente il risparmio di tempo del percorso casa-lavoro fa gola a molti.
Ancora di più non usare l’auto per recarsi in sede con un notevole risparmio di carburante (soprattutto alla luce dei rincari), e usura della vettura.
Ma un aspetto negativo c’è comunque. Ad essere aumentato non è solo il prezzo di gasolio e benzina ma anche le tariffe di luce e gas. Lavorare in casa significa consumare di più perché si tiene un pc acceso, così come una lampada consuma corrente o la stampa di un documento.
Smart working, l’accordo Panini-sindacati
Ai 450 lavoratori della Panini, la nota azienda modenese di figurine, verrà riconosciuto un contributo di 2 euro per ogni giorno di lavoro svolto da casa. Non è la prima in Italia a praticare questa politica e ciò significa che il fenomeno, anche se forse lentamente, si sta diffondendo.
Giunge al termine di una lunga trattativa l’accordo sul nuovo contratto integrativo con i rappresentanti dei lavoratori che si dicono soddisfatti. La maggioranza dei lavoratori ha accettato il rinnovo dell’accordo che riguarda le sedi di Modena e Milano ed è stato firmato dai sindacati dalle sigle Slc-Cgil e Fistel-Cisl.
Vediamo quali sono i dettagli. Il rinnovo prevede un acconto mensile del premio di risultato pari a minimo 250 euro su un valore massimo di 10mila euro all’anno.
È previsto l’acconto, hanno spiegato i sindacati, per aiutare i lavoratori proprio causa aumento del costo della vita e far fronte all’inflazione. Ci sarà quindi una voce fissa in busta paga.
Ma ci sono anche altre novità previste dall’accordo. All’inizio di ogni anno ogni dipendente può decidere se ricevere il buono per la mensa da 7 euro al giorno oppure di uno da 6 euro che vale anche per le giornate di samrt working.