Ludovica Giua ha vinto un prestigioso premio, il primo assegnato in italiani per chi ha meno di 35 anni: quali sono i suoi studi
È suo il Young Italian Economist Award del 2017, il premio al miglior giovane economista italiano dell’anno. Ludovica Giua ha improvvisamente ottenuto molta più visibilità come giusto che sia dopo un riconoscimento così prestigioso.
Il titolo l’ha ricevuto per avere presentato il miglior saggio alla Riunione Scientifica annuale alla Società Italiana Economica redatta da un ricercatore under 35.
A darle la riconoscenza è stato un comitato di tutto rispetto leggendo i nomi: Oriana Bandiera della London School of Economics, Vittoria Cerasi dell’Università di Milano-Bicocca, Donato Masciandaro dell’Università Bocconi e Gaia Narciso del Trinity College, Dublino.
Ludovica Giua, la carriera
Ma chi è la giovane economista? Ludovica Giua ha conseguito la laurea in Scienze Economiche presso l’Università di Cagliari. Dopo la primaria formazione accademica, ha lasciato la sarda terra natia per approfondire gli studi all’estero.
Prima è volata in Inghilterra presso l’Università di Essex dove si è specializzata nel settore dell’economia del lavoro e del ruolo delle migrazioni. Oggi non lavora nel Regno Unito poiché ha un incarico importante presso la Commissione europea come Research Economist presso il DG Joint Research Center ma anche di ricercatrice proprio a Cagliari.
Nella pratica si interessa di economia applicata e di valutazione delle politiche pubbliche, con uno sguardo particolare alla propria specializzazione e dunque alle politiche del lavoro e migratorie.
La dottoressa si inserisce dunque nell’elenco degli economisti sardi che hanno dato lustro a Cagliari in particolare. È del capoluogo anche Marco Nieddu, economista pluripremiato che nel 2011 ha vinto il premio Angelo Costam, assegnato dalla Rivista di Politica Economica e Confindustria per la sua tesi di laurea.
Il premio vinto dalla giovane sarda nel 2017 e bandito dalla Società Italiana Economica, è stato assegnato alla prima edizione. Nel 2018 il riconoscimento è stato per Mara Squicciarini dell’Università Boccini. L’anno successivo a
Elena Grinza del Politecnico di Torino, la quarta edizione del 2020 a Francesca Parodi del Collegio Carlo Alberto e Università di Torino. Dallo stesso ente appartiene Brett A. McCully, vincitore del premio nel 2021.
La prossima Riunione scientifica della società (dove si presenta il lavoro che albisce al premio), si terrà a Torino, in collaborazione con l’Università del capoluogo piemontese, il 20-21-22 ottobre 2022. Dall’anno di fondazione della società, nel 1950, quella che si terrà quest’anno è la 63esima riunione.