Influencer cinese SCOMPARSO: giallo dopo VIDEO con torta a forma di carro armato

Sembra proprio che la Cina non vada molto d’accordo con i social. Il Governo, infatti, sembra tenere sotto controllo gli influencer. Ne è la prova l’ennesimo caso di censura ai danni di un influencer cinese di cui, da venerdì scorso, si è persa ogni traccia.

influencer cinese scomparso
(Pixabay)

Sembra proprio che la Cina non vada molto d’accordo con i social. Ne sono la prova alcune censure fatte ai danni di account particolarmente in vista.

Stavolta, è stato il turno di Li Juaqi. Un influencer molto famoso sui social cinesi e conosciuto anche con il soprannome “Re dei rossetti”. Noto per i suoi video dedicati al make up, da venerdì non si hanno più su tracce. Ma andiamo a scoprire più nel dettaglio cosa è successo.

Influencer cinese scomparso: cosa è successo

influencer cinese scomparso
(Pixabay)

Era venerdì quando Li Juaqi ha pubblicato il suo ultimo video. Un filmato particolare dove mostrava una torta con sopra una forma di carro armato. Un chiarissimo riferimento al massacro di Tiananmen.

Dopo quel video, non si è saputo più nulla di lui. Questa scomparsa sarebbe l’ennesima prova del “controllo” dei social da parte del Governo cinese. Anche Li Jiaqi sarebbe vittima di censura. Dell’influencer non si ha più alcuna notizia.

A far pensare male il fatto che la live dell’influencer si è interrotta proprio nel momento in cui ha ripreso il carro armato di cioccolata., poche ore del via alle commemorazioni della repressione in Piazza Tiananmen.

Ovviamente, neanche a dirlo, il suo nome è scomparso anche dai motori di ricerca.

Un ragazzo seguitissimo da milioni di seguaci e che si è fatto conoscere per la vendita di make-up. C’è preoccupazione tra il pubblico che non ha saputo fare altro che segnalare questa misteriosa scomparsa.
Intanto, anche sulla piattaforma Weibo, sono apparsi hashtag di commento alla vicenda: “Molta gente non conosce la storia di quella torta”.

Si sta diffondendo sempre di più tra i cinesi l’abitudine di parlare per metafore, in modo da non essere vittime di censura. Stessa cosa hanno fatto per parlare del massacro di Tiananmen, un episodio avvenuto a Pechino nel 1989 che è stato censurato anche nei libri.

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