Assegno unico: c’è un solo modo per ottenere i soldi che l’Inps ha cominicato a erogare tre mese fa: come procedere
Nei giorni scorsi l’Inps ha pubblicato i dati in merito all’Assegno unico e universale, la grande novità fiscale dell’anno. Da marzo ad oggi più di 3 miliardi di euro sono andati nelle tasche delle famiglie che hanno a carico figli dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni.
Più di 3 milioni di famiglie hanno usufruito del bonus per 5 milioni di figli. A marzo hanno ricevuto i soldi chi ha fatto domanda a gennaio e a febbraio. Chi ancora non ha provveduto, può farlo quando vuole, ma se l’istanza viene registrata a breve potrà ottenere anche gli arretrati da marzo.
La domanda però dovrà essere presentata entro il 30 giugno 2022. Dal giorno dopo si riceverà l’assegno dal mese corrente.
All’istanza si può allegare l’Isee: non è obbligatorio ma è opportuno farlo. Chi ha un Indicatore che non supera i 15mila euro, riceve 175 euro a figlio. Man mano che l’Isee aumenta, fino a 40mila euro, diminuisce l’importo, ed arriva a 50 euro. Oltre i 40mila l’Assegno viene riconosciuto (per tale motivo si chiama universale) ma nella misura minore, appunto 50 euro.
La stessa cifra viene riconosciuta in automatico a chi non allega l’Isee alla domanda; per tale motivioè importante comunque inserire l’Indicatore. Lo stesso numero dei figli non significa uguale importo perché in base ai casi ci sono le maggiorazioni.
Nelle ultime settimane è però arrivato un grido dall’allarme da parte dei Caf, i Centri di Assistenza Fiscale, che realizzano l’Isee.
Oggi per cittadini avanzare la richiesta non prevede nessun costo poiché lo Stato riconoscere agli stessi Caf 16 euro per ogni dichiarazione. Le risorse, però, risultano in via di esaurimento.
Ciò significa che le domande si potranno ancora formalizzare, ma con un costo da parte del richiedente. Ognuno adotterà tariffe proprie e, come riporta anche Il Sole 24 Ore, è probabile che non basteranno meno di 20-25 euro per ogni domanda.
Se così sarà, a pagare come spesso succede saranno i cittadini che, paraddosalmente, chiedono l’Isee proprio per cercare di avere varie agevolazioni e pagare di meno.