Dividere una casa se è un patrimonio ereditato o ridurre l’Isee: ci sono dei costi da sostenere ma tanti lo fanno
Non sono rari i casi quando ci si trova a ereditare un vecchio appartamento, si chiede cosa fare. Magari è uno di quelli posto in un palazzo antico, grande, dove i nonni hanno cresciuto diversi figli. Molti scelgono di dividerlo, per ricavare due case, diverse stanze da fittare a lavoratori e studenti, o avere dei vantaggi fiscali.
La legge consente di farlo ma ci sono dei costi da sostenere, non solo per i lavori ma anche per i permessi. Uno dei motivi che può spingere il cittadino a voler dividere una casa in due è legato all’eredità. Siccome gli immobili hanno un grande peso nella dichiarazione dei redditi, creando due appartamenti, ad esempio, uno si può dare in fitto o venderlo e nell’altro andarci a vivere. Ma la motivazione può anche essere di natura fiscale.
Dividere una casa, quando conviene farlo
La casa dove si vive, infatti, ha un mese minore nel calcolo dell’Isee. È chiaro che una casa lasciata in eredità da un nonno o genitore, diventando “seconda” è una ricchezza maggiore che viene considerata sulle tasse.
Se invece diventano due abitazioni, magari dando la residenza ai figli, risulteranno come prime case e quindi cambiano le cose per l’Isee.
Avere un Isee più basso significa ottenere l’accesso a tante agevolazioni fiscali. Soprattutto degli ultimi anni sono molte le leggi create che danno benefici in base all’Indicatore tanto che chi abitualmente non ha mai presentato la documentazione, nell’ultimo anno l’ha fatto.
Spesso infatti l’Inps respinge le domande ai bonus proprio perché agli atti dell’Isee risulta una casa che non è l’abitazione principale e non è neanche usata. In pratica all’erede porta solo spese.
Da quando è stato introdotto il Reddito di Cittadinanza chi ha un secondo appartamento l’ha utilizzato come residenza di un figlio, ma una situazione del genere è stata anche occasione per ricevere il Reddito indebitamente. Infatti spesso è stato scoperto che il figlio era solo formalmente residente sulla carta ma in effetti il nucleo familiare era unico, percependo anche altre agevolazioni.