In Italia si tornano a celebrare le nozze in presenza e per incentivare il fenomeno arriva la nuova versione dell’assegno per il congedo matrimoniale. A chi spetta, quanto vale e come richiederlo
La fine delle restrizioni legate alla pandemia da coronavirus covid-19 porta con se tutta una serie di eventi a cui davvero non eravamo più abituati. I locali aperti la sera, accedere agli uffici, ai ristoranti ed ai bar senza indossare la mascherina, i cinema, i teatri, i concerti e gli stadi pieni al 100%.
Accanto a questi eventi tornano a palesarsi anche momenti, aspetti ed eventi della Vita di cui quasi avevamo dimenticato l’esistenza. Pensiamo in particolare ai battesimi, alle comunioni, alle cresime, ai matrimoni ed i funerali finalmente celebrati in presenza.
Ed in particolare per quello che riguarda i matrimoni in questo primo scorcio di 2022 si registra un vero e proprio boom di celebrazioni. I dati parlano chiaro.
Nel 2020, l’anno dell’esordio della pandemia in Italia sono stati celebrati 96.841 matrimoni, il 47,4% in meno rispetto al dato del 2019 quando ne furono celebrati oltre 200.000. Nel 2021 il dato è risalito a 179.000 con un incremento del 53,9% rispetto all’anno precedente.
Nel 2022 si stima che il dato finale sarà superiore ai 190.000. Più del doppio del 2020 poco al di sotto del dato pre-pandemia.
E per dare un ulteriore incentivo alle giovani coppie in procinto di sposarsi il Governo, guidato da Mario Draghi, ha messo in campo una piccola azione di welfare state attiva dallo scorso 23 maggio. Si tratta del cosiddetto assegno per il congedo matrimoniale una sorta di bonus per il viaggio di nozze.
L’assegno può essere richiesto da tutti i lavoratori disoccupati, con posizione INPS aperta, che nei 90 giorni precedenti alla data di celebrazione del matrimonio abbiano lavorato per almeno 15 giorni complessivi.
Da sottolineare che l’assegno in questione è disponibile solo per i lavoratori delle aziende artigianale e della cooperative, non è quindi disponibile per gli impiegati, compresi quelli esclusi dai requisiti dell’Assegno Unico familiare
L’assegno è del valore economico di sette giorni lavorativi complessivi del contratto nazionale e viene erogato direttamente dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, l’INPS tramite assegno, bonifico domiciliato o bonifico classico tramite IBAN.
Per richiedere la prestazione, non pensionistica, per la quale ricordiamo non è sufficiente aver contratto il matrimonio religioso ma è necessaria la contestuale registrazione civile occorre collegarsi al sito dell’INPS e seguire il percorso partendo dal link Prestazioni e servizi, voce Servizi all’interno del quale è presente la voce Assegno congedo matrimoniale.
E’ possibile farlo anche tramite Contact Center INPS attivo ai numero 06164164 se si chiama da rete mobile e 803164 se si chiama da rete fissa.