Uso denaro in contanti, i limiti previsti: attenzione alle sanzioni

Uso denaro in contanti, qual è la soglia prevista e cosa succede se si supera. Multa per i commercianti che rifiutano i pagamenti elettronici

contanti
AnsaFoto

Sono innumerevoli i problemi di natura finanziaria ed economica dell’Italia, intrecciati tra loro. Risolverne qualcuno potrebbe significare aggiustarne anche un altro, in parte o totalmente. Ma potrebbe avvenire anche un maggiore danno. Uno dei principali è certamente la circolazione del denaro nero e dunque, come conseguenza, anche poi il riciclaggio.

Per tale motivo gli ultimi governo che si sono succeduti hanno adottato misure per invogliare i cittadini a usare la moneta elettronica.

Il motivo è ovviamente la tracciabilità, strumento fondamentale per la lotta all’evasione. Il secondo governo guidato da Giuseppe Conte aveva  adottato il Caskback (abolito da Draghi ma forse redivivo) e la Lotteria degli Scontrini (anche in questo caso si parla di modifica). Attuare politiche del genere signifca cercare di limitare l’uso dei soldi in contanti. Ciò non significa che la carta moneta sia proibita, ma esiste una soglia oltre la quale bisogna pagare lasciando una traccia.

Uso denaro in contanti, si possno avere in tasca oltre 2.000 euro?

La soglia per i pagamenti in contanti fino al 30 giungo 2020 era di 3.000 euro. Dal giorno successivo, e ancora oggi in vigore, è di 2.000 euro. Alla fine del 2021 si doveva decidere per un nuovo cambio, abbassando ulteriormente per l’anno in corso, portando il limite a 1.000. Ma in Parlamento l’opposizione di alcuni partiti, Lega e Fratelli d’Italia in particolare, hanno lasciato la soglia immutabile, ferma ora a 2.000 euro.

Con l’articolo 3, comma 6 del DL n. 228 datato 30 dicemre 2021, convertito in legge numero 15 il 25 febbraio 2022, la soglia di 1.000 euro (per la precisione, 999,99 euro) entrerà in vigore il 1 gennaio 2023, salvo ulteriori modifiche. Chi paga un bene o un servizio in contanti oltre la soglia, riceverà una multa salata.

Ma la lotta al nero passa anche per i negozi dove tutti i giorni nella compravendita circolano molti soldi. Il commerciante non può rifiutare un pagamento con la carta e pretendere quello in contanti. Se ciò dovesse accadere, per il negoziante ci sarà una multa di 30 euro più il 4% dell’importo che ha rifiutato di ricevere con il pagamento elettronico.

E se un cittadino ha in tasca oltre 2.000 euro in contanti? Ciò di per sé non è un problema, ma bisogna dimostrare da dove viene quel denaro. Per fare un esempio, ci sono banche dove è possibile prelevare allo sportello fino a 750 euro al giorno. Se riesce a provare che quel denaro è suo, del proprio conto, e che è stato prelevato legalmente, non incorre in nessuna sanzione. Se al contrario non riesce invece a giustificare la provenienza, saranno problemi.

Gestione cookie