Perché se il termine per presentare il 730/2022 scade il 30 settembre è preferibile farlo molto prima di tale data? È tutta una questione di rimborso Irpef.
L’Italia è appena entrata nel clou della campagna fiscale. Caaf, commercialisti, sono tutti impegnati nella presentazione del modello 730 per l’anno 2022. Una corsa alla dichiarazione seppur il termine ultimo è fissato al 30 settembre. Niente di insensato, anzi. I rimborsi Irpef, infatti, variano in base alla data di invio all’Agenzia delle Entrate.
Attivarsi il prima possibile adesso per presentare la dichiarazione dei redditi, significa ricevere poi i rimborsi Irpef in tempi ridotti. Tuttavia, con la nuova rimodulazione del sistema dei rimborsi, non arrivare a ridosso della scadenza consentirà al contribuente di ricevere entro luglio i conguagli che siano a credito a o debito.
Come noto dal 23 maggio, l’Agenzia delle Entrate ha reso possibile la consultazione del cosiddetto precompilato. Se il 730 è stato presentato entro la data del 31 maggio, già a luglio si potrà vedere riconosciuto eventuale rimborso.
Sorpassata tale data, quindi a partire da oggi – 1 giugno-, i contribuenti dovranno attendere un po’ di più.
Modello 730, scadenza il 30 settembre 2022. Rimborsi veloci per chi invia prima la dichiarazione dei redditi Attualmente sono previste sei slot temporali, con relative diverse date per l’accredito dei rimborsi Irpef.
Di seguito la calendarizzazione contenente i termini entro i quali i Caf nonché i commercialisti dovranno comunicare all’Ade quanto emerso dalle dichiarazioni effettuate:
Eventuali rimborsi saranno accreditati sulla prima pensione o stipendio. Stesso dicasi per gli importi a debito. Per chi, invece, non possiede un datore di lavoro i rimborsi inizieranno a dicembre e termineranno entro la fine di marzo 2023.
È evidente, dunque, che prima si presenterà la dichiarazione prima si vedrà riconosciuto un eventuale credito.