Doppio cognome dopo la sentenza della Corte Costituzionale: necessario perà l’intervento del Parlamento. Cosa prevede la norma
Il 1 giugno 2022 viene pubblicato sulla Gazzetta ufficiale la sentenza di aprile della Corte costituzionale che prevede il doppio cognome. Riguarderà i nuovi nati da domani, il giorno successivo la pubblicazione, che non hanno ancora un cognome.
Lo scorso 27 aprile la Corte Costituzionale ha cancellato la regola dell’automatica assegnazione ai figli del cognome del padre, vista come una disuguaglianza tra i due genitori.
La Consulta ha anche sottolineato quando sia necessario l’intervento del legislatore per impedire che con il succedersi delle generazioni ci sia una grande moltiplicazione dei cognomi.
Ciò andrebbe a ledera la “funzione identitaria del cognome” e per tale motivo è opportuno che il genitore titolare del doppio cognome scelga quale dei due che rappresenti il suo legame genitoriale, se i genitori non sceglieranno di attribuirne uno solo.
Doppio cognome, il prima e dopo la sentenza
In pratica ora il figlio prendere il cognome di entrambi i genitori nell’ordine che essi stessi hanno concordato, ma possono anche stabilire di darne uno solo. E se non c’è accordo sul cognome da attribuire? Può intervenire il giudice” in conformità con quanto dispone l’ordinamento giuridico”, ha scritto la Corte.
Il Parlamento è chiamato però a decidere con una legge come regolamentare se uno dei due genitori avrà già il doppio cognome. La Corte (con nelle vecchia norma del’attribuzione automatica del cognome del padre aveva visto una violazione degli articoli 3 e 117, primo comma, della Costituzione) ha quindi tracciato la linea, ora spetterà al legislatore completare il disegno.
La norma si applica a tutti i bambini, senza discriminazione se nati dentro o fuori al matrimonio o adottati. Ricordiamo che già prima della senzanza della Corte era possibile aggiungere il cognome della madre a quello già assegnato alla nascita, ma solo come secondo. Lo si può stabilere anche al momento della nascita in ospedale, sempre con l’ordine prestabilito.
Prima che possa avvenire il contrario, o mettere solo il cognome della madre, c’è bisogno che una legge o di una circolare del Ministero che dia agli uffici anagrafi il potere di farlo.
Finché non ci sarà, la scelta del cognome materno come primario rispetto all’altro, sarà stabilito dai giudici e dai tribunali competenti.
Al momento anche i maggiorenni che vogliono cambiare o modificare il proprio cognome possono farlo presentando istanza al Prefetto della provincia di residenza, motivando la scelta. La domanda può anche essere respinta.