Bonus centri estivi: diverse istituzioni consentono di poter ottenere aiuti economici per le attività dei figli
L’estate è ormai cominciata e a breve ci sarà l’evento che ne sancisce il vero inizio, la fine delle scuole. Una gioia per gli studenti, un problema in più per i genitori soprattutto dei figli più piccoli perché bisognerà gestirli con i propri impegni lavorativi, soprattutto nelle famiglie dove lavorano entrambi i genitori.
Far continuare i ragazzi a frequentare un luogo dove possano fare attività è importante dal punto di vista pratico perché altrimenti sarebbe difficile tenerli in casa, ma anche educativo poiché starebbero con i coietanei.
Anche quest’anno ci sono bonus e agevolazioni per i centri estivi, alcuni sono concepiti dal governo nazionale, altre sono iniziative degli enti locali con Comuni e Regioni.
Ma la volontà di farli frequentare i centri non è solo delle famiglie a doppio reddito ma anche dove lavora solo uno genitore, perà diventa a volte una spes impossibile da sostenere. Per questo si danno contributi che si rivelano fondamentali.
Bonus centri estivi, diverse soluzioni
Quest’anno a livello nazionale è stato introdotto l’Assegno unico per i figli a carico dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni. Non è una misura realizzata per i centri estivi, ma che le famiglie abbiano più soldi in tasca, consente loro di poter utilizzare in tal senso.
Una buona idea sarebbe anche quella di sfruttare il Bonus cultura, i 500 euro messi a disposizione per chi ha compiuto 18 anni. Oltre all’acquisto dei libri (da leggere finalmente con più tempo a disposizione poiché non c’è più l’impegno della scuola), si può utilizzare anche per andare a teatro e ai concerti.
Ricordiamo che i professionisti iscritti presso uno specifico ente di previdenza, in alcuni casi possono accedere a delle misure specifiche. È il caso degli avvocati iscritti alla casa forense: per i figli possono avere il rimborso del 50% per l’iscrizione e la frequentazione di un centro estito, fino a un massimo di 1000 euro.
Occhio anche ai bandi delle regioni di residenza. Per fare un esempio, l’Emilia Romagna prevede un bonus fino a 336 euro per ogni figlio utile al pagamento delle rette per i centri estivi. Simili l’iniziativa del Piemonte con la cifra che si aggira aui 400 euro. Ma anche tanti Comuni hanno adottato iniziative del genere. Tutte le informazioni si possono ottenere presso i siti istituzionali o i preposti uffici comunali.