Assegno unico, quando l’importo può cambiare

Ancora novità riguardanti l’assegno unico, scopriamo insieme ulteriori dettagli sull’importo. Cosa potrebbe cambiare.

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Assegno unico (Pixabay)

L’assegno unico è ormai uno dei temi più discussi dagli italiani che da qualche mese si sono ritrovati meno soldi in busta paga ma più sul conto corrente. Si tratta di una somma di denaro che lo Stato mette a disposizione alle famiglie che lo hanno richiesto per supportarle nelle spese per i figli.

Rientrano in tale agevolazione solo coloro che hanno i figli con un età massima di ventuno anni. Inoltre si può richiedere a partire dal settimo mese di gravidanza.

Assegno unico, può cambiare l’importo nel corso dell’anno?

Ciò che determina l’importo dell’assegno unico sono il numero di figli e l’indicatore economico ISEE. Quindi a seconda del reddito la somma da ricevere cambierà.

Scopriamo quali sono gli importi previsti:

  • per i redditi più bassi sarà di circa 180 euro per ogni figlio e dal terzo figlio in poi l’importo arriva a 250/260 euro;
  • per i redditi più alti, e anche per coloro che decidono di non presentare l’ISEE, l’importo cala fino ai 50 euro a figlio.

Inoltre, si prevede una maggiorazione se entrambi i genitori lavorano.

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Chi ancora non ha presentato la domanda può farlo entro e non oltre il 30 giugno e chi lo farà potrà ricevere anche gli arretrati.

È possibile presentare domanda attraverso:

  • il sito internet INPS (con accesso diretto al servizio in evidenza tramite SPID, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS))
  • il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
  • gli enti di patronato.

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Per le famiglie con i figli disabili sono previste delle tutele specifiche come maggiorazioni fisse indipendentemente dal reddito. Inoltre, anche chi ha superato i ventuno anni potrà usufruire dell’aiuto economico che varia in questo modo:

  • 105 euro al mese per i figli non autosufficienti;
  • 95 euro al mese per i figli con disabilità grave;
  • 85 euro al mese per i figli con disabilità media.
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