Vecchia lira che vale 50mila euro: potresti averla nei cassetti

Una vecchia lira ha un valore enorme e può essere conservata ovunque in casa. Basta solo controllare bene qual è la scritta che ha sul retro

vecchia lira
Lire (foto bonificobancario.it)

Se si è abbastanza giovani da non avere idea cosa sia la lira, c’è un motivo in più per chiedere ai genitori o ai nonni di aprire qualche vecchio salvadanaio dove vengono conservate le vecchie monete in che circolavano in Italia fino al 2001.

Oltre al fascino di toccare con mano qualcosa di cui certamente si è sentito parlare, è il caso anche di controllare bene alcuni aspetti. È noto, infatti, che alcune monete fuori corso possono avere un valore elevato, ben più grande di quello nominale.

Quando la Zecca di Stato deve mettere in circolazione una nuova moneta ovviamente effettua delle prove. Prova è infatti proprio la parola che si trova scritta sulla moneta. In passato è successo che alcune di esse sono state messe in circolazione per caso e averla significa avere tra le mani un tesoro.

Vecchia lira da 50mila euro: qual è

Nel caso specifico stiamo parlando di una moneta da 5 lire risalente al 1946. Secondo alcuni esperti il valore potrebbe essere pari a 50mila euro perché è davvero difficile trovarla.

La rarità, infatti, insieme a un ottimo stato di conservazione e alla data di coniazione, sono gli elementi che rendono preziona una moneta.

In questo caso la 5 lire è quella cosiddetta Uva, diffusa negli anni della ricostruzione post-bellica, nota a chi era giovane nei primi anni ’50.

Per questo motivo mai come ora è importante provare a rovistare nei cassetti, negli armadi e nelle cassapanche dove sono state conservate le vecchie lire. E se non si dovesse trovare proprio quella, non bisogna scoraggiarsi perché sono diverse le monete del vecchio conio che possono avere un grande valore.

Lira, con gli italiani una storia vecchia

Come detto abolita nel 2002, quando è nata la lira? Per la prima volta fu coniata nel 1472 (vent’anni prima che Colombo scoprisse l’America) nella Repubblica di Venezia. Divenne per la prima volta valutà ufficiale in uno stato chiamato “Italia” con il regno di Napoleone e aveva un sistema decimale bimetallico: circolavano infatti due tipi di monete, uno d’oro e l’altro d’argento.

Oggi non mancano le persone che la rimpiangono anche se il suo potere non era molto alto. Basti pensare che al cambio, nel 2002, 1 euro era pari a 1936,27 lire. Insomma, quasi 2mila lire, un valore ben diverso da quanto siano oggi 2mila euro.

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