Purtroppo la crisi in corso e che si manifesta specialmente con l’elevato prezzo della benzina e del diesel porta di nuovo a problemi grossi.
Prezzo della benzina e del diesel, non ci siamo ancora. Gli esborsi previsti per fare rifornimento restano ancora molto alti, nonostante il taglio dell’accise varato dal Governo sia ancora in vigore.
Questo provvedimento era entrato in vigore poco dopo la metà dello scorso mese di marzo. Poi ad inizio maggio è avvenuta una proroga che farà si che lo sconto sul prezzo della benzina e del diesel venga portato ancora avanti per un altro mese circa.
Il taglio delle accise avviene, lo ricordiamo, tagliando 25 centesimi al litro sul prezzo della benzina e del diesel e di 5 centesimi sempre al litro per quanto concerne l’Iva. Ma nonostante ciò, i costi che dobbiamo affrontare ogni volta che andiamo ad una stazione di rifornimento restano ancora alti.
Per fortuna non sugli oltre due euro al litro come era capitato di vedere tra l’inverno e la primavera scorsi, ma comunque siamo ancora a livelli spaventosi. Tali da avere portato il Governo ad ipotizzare una possibile situazione diffusa di speculazione.
C’è anche una inchiesta portata avanti dalla Guardia di Finanza in merito. Intanto però il caro prezzi sta portando di nuovo al sorgere di problemi più di carattere logistico. Già in occasione dei primi aumenti ingiustificati avevano avuto luogo delle proteste da parte degli autotrasportatori.
Infatti la stragrande maggioranza dei rifornimenti avviene su gomma, tramite i tir. E queste spese sono tutte a carico dei conducenti. Impossibile però lavorare così, con un aumento enorme dei costi.
E così alcuni punti di produzione e di distribuzione sono rimasti senza merci rispettivamente da lavorare e da vendere. Ad esempio la Coop di Cesenatico è rimasta con gli scaffali vuoti. Colpa dello sciopero dei camionisti, per l’appunto.
E così non c’è stato il solito rifornimento di prodotti freschi come carne, pesce, verdure, frutta e latticini. Il reparto pescheria della Coop situata nella località romagnola – secono quanto riportato dalla cronaca locale – è rimasto chiuso, e molti reparti non hanno potuto mettere a disposizione della loro clientela i consueti servizi.
Il timore però è che questa situazione complicata possa ripetersi ancora per giorni, nonostante nelle scorse settimane il Governo, i sindacati e le associazioni dei consumatori abbiano dato delle rassicurazioni.