Assegno Unico, per chi non l’ha fatto è ancora possibile prendere gli arretrati. Qual è il termine ultimo
C’è ancora tempo per fare la domanda dell’Assegno Unico e ottenere gli arretrati da marzo, da quando ufficialmente la nuova misura a sostegno delle famiglie è partita.
Nel fatti era possibile presentare l’istanza dal 1 gennaio e chi l’ha fanno entro il 29 febbraio, dal terzo mese dell’anno ha ottenuto i versamenti spettanti di diritto. Ricordiamo che la misura è rivolta a chi ha figli a carico dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni di età (a certe condizioni però dai 18 ai 21 anni).
Assegno Unico, quali sono gli importi erogati e come chiedere arretrati
L’importo erogato dipende dal reddito: si possono avere da un minimo di 50 euro a un massimo di 175, quindi parliamo di una forbice da 600 a 2.100 euro all’anno.
L’importo massimo è per chi ha un Isee che non supera i 15.000 euro all’anno, quello minimo per chi invece è oltre i 40.000. Ricordiamo però che non è obbligatorio presentare l’Isee: chi non lo allega alla domanda, in quel caso avrà direttamente l’importo mensile minimo.
Tanti cittadini che superano i 40.000 e che di solito non fanno l’Isee che per via del reddito alto sanno che non hanno diritto alle agevolazioni, presentano la domanda senza l’Indicatore. Chi invece rientra nei requisiti e può avere più di 50 euro al mese, ma per errore non ha allegato l’Isee, può ancora farlo modificando la domanda andando nell’area riservata del sito dell’Insp.
La misura vale anche per chi è beneficiario del Reddito di Cittadinanza? Sì, e in tal caso non si dovrà neanche fare la domanda. L’Inps verserà in automatico la quota prevista. Per sapere quando spetta, sul sito dell’ente previdenziale c’è anche il simulatore per calcolare l’importo.
L’ultimo giorno utile per fare domanda
C’è però un dettaglio non da poco che bisogna ricordare: chi fa domanda entro il 30 giugno 2022 avrà diritto a prendere anche gli arrettrati da marzo.
Ma cosa succede a chi invece presenta la domanda dal 1 luglio? In base all’Isee percepirà massimo 175 euro al mensili per ogni figli, ma dal mese successivo in poi e non a partire da marzo.