Per il ponte del 2 giugno (che cade di giovedì) è previsto un grande flusso turistico tra gli italiani: per Confcommercio-Swg, si stimano circa 9 milioni di persone in viaggio.
Potrebbero essere ben 9 milioni gli italiani che per il ponte del 2 giugno, Festa della Repubblica quest’anno giovedì, si metteranno in viaggio. A rilevarlo l’Osservatorio Confcommercio-Swg il quale, però, sottolinea come questo numero potrebbe essere destinato a crescere di oltre 4,3 milioni di unità se gli “incerti” optassero per alcuni giorni di ferie. Lo stesso quadro che si presentò per Pasqua, sostanzialmente, quando i vacanzieri dell’ultimo minuto fecero salire il grafico delle partenze.
Ponte 2 giugno, gli italiani tornano a viaggiare: quanto spenderanno e le mete più ambite
Se accadrà la stessa cosa di Pasqua, per il ponte del 2 giugno potrebbero essere ben 13 i milioni di italiani che si concederanno un momento di relax, diversamente i numeri si attesterebbero sui 9 milioni. Questo quanto emerso dall’analisi condotta dall’Osservatorio Confcommercio-Swg sul ponte della Festa della Repubblica che quest’anno cade di giovedì.
Dati che fanno ben sperare e che ben si collocano sulla scia della ripresa dell’indotto turistico che tanto ha patito l’effetto della pandemia. Il momento di precarietà dettato da innumerevoli fattori, pare stia quindi lasciando spazio a nuove speranze.
La durata media del viaggio sarà di 3 giorni e quasi la totalità degli spostamenti avverrà su territorio italiano. Di questi la metà fuori dai confini della regione di residenza. Stando a quanto riporta l’Ansa, l’Osservatorio avrebbe stimato che in media si spenderanno circa 460€ pro capite. Una cifra che comprende pernotto, pranzi, cene e aperitivi. La spesa totale dovrebbe superare, quindi, gli 860 milioni di euro potendo arrivare a toccare gli 1,3 miliardi.
Gli italiani tornano, quindi, a viaggiare optando quasi tutti per l’alloggio in strutture ricettive. In pochi pernotteranno da amici o parenti.
Ma quali sono le mete più ambite? Il mare si colloca al primo posto della classifica con il 37% delle preferenze, seguono le grandi città e poi i piccoli borghi con le città d’arte. Quanto alle metropoli sarebbero la destinazione della fascia under 35, mentre borghi e centri più piccoli della fascia 55-74 anni.