Le nostre case sono piene di apparecchi che ormai riteniamo indispensabili. Un elettrodomestico ha un costo d’acquisto trascurabile ma il suo uso incide fortemente sulle bollette: di quale si tratta?
I primi mesi del 2022 sono stati un salasso dal punto di vista economico per i contribuenti italiani. La situazione non era delle più rosee a causa della dilagante pandemia da Covid-19 e la conseguente crisi multisettoriale. Il conflitto internazionale scoppiato il 24 febbraio nell’est Europa tra Ucraina e Russia non ha fatto altro che peggiorare uno scenario già catastrofico. Cosa vedremo nei mesi a venire è ancora tutto da vedere.
Al momento sappiamo che i costi dei traporti e carburanti è arrivato alle stelle, così come quello delle materie prime. Determinati alimenti, una volta largamente diffusi, sono diventati addirittura una merce di lusso per molte famiglie (un esempio su tutti l’olio di semi che segna un +19% rispetto al passato). Inoltre, nonostante gli interventi da parte del governo, l’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) ha registrato un aumento del 131% sulle utenze domestiche della luce e del 94% su quelle del gas.
Risparmiare nelle nostre case: qual è l’elettrodomestico a cui dovremmo fare più attenzione
La parola d’ordine è RISPARMIO. Ai consumatori italiani, infatti, rimane poco da fare se non cercare di tamponare le spese superflue e limitare i danni al portafogli.
Il primo passo da compiere è quello di modificare, almeno in parte, le abitudini all’interno delle nostre abitazioni, stracariche di elettrodomestici e dispositivi elettrici che fino a pochi anni fa nemmeno esistevano e oggi, invece, riteniamo indispensabili.
Uno di essi, per esempio, è il robot aspirapolvere e lavapavimenti. Ormai ha praticamente sostituito la vecchia aspirapolvere. Funziona tramite un getto d’acqua erogato sul panno o sul pavimento da un serbatoio interno al quale aggiungere anche un detergente per pulire. Alcuni modelli sono dotati anche di un sistema di asciugatura della superficie lavata.
Ha ancora un costo di mercato elevato ma, tutto sommato, i consumi sono accettabili. Si va da un minimo di 6 W all’ora fino ai 40 W dei modelli più avanzati. Il problema potrebbe derivare dal prolungamento della sua modalità in stand- by, cioè quando il robot non è in funzione ma comunque collegato alla spina.
L’insospettabile nemico delle nostre tasche è, invece, il decoder satellitare, necessario per vedere i nostri programmi preferiti in tv. Il suo consumo annuale si aggira intorno ai 30 euro ma, se all’interno dell’abitazione sono presenti più unità, il costo aumenta proporzionalmente.
Senza nemmeno accorgercene potremmo arrivare al doppio o al triplo di tale cifra. Anche in questo caso il consiglio migliore è quello di staccare la spina quando si trova in stato d stand by.