Assicurazione, truffa da 391mila euro di un ex agente. Secondo l’accusa ha incassato soldi dirette alle polizze e investimenti
I bonifici erano stati fatti con precisione e puntualità. Anche gli assegni che sarebbero serviti per fare un investimeto, ma l’ex assicuratore finito sotto indagine ha intestato tutto a sé, versando i soldi sul proprio conto.
Sono tante le storie che undici persone hanno raccontato puntando il dito contro Stefano Artioli. Come riporta Il Resto del Carlino è questo il nome del 60enne accusato di aver organizzato una truffa enorme, di grandi dimensione, che nel totale tra tutti i soldi sottratti indebitamente gli avrebbe fruttato ben 391mila euro. Dopo aver incassato i soldi alle persone che sarebbero rimaste vittime girava anche i contratti, ma erano fasulli.
Le accuse nei suoi confronti sono di truffa aggravata, per aver convinto i clienti a riscattare polizze, avrebbe poi reinvestire il denaro in altri prodotti assicurativi, usando anche i moduli senza il numero di contratto che compilava lui stesso, rivedendo ad altre le polize dei clienti. Insomma, le accuse nei suoi confronti sono pesanti.
Assicurazione con polizze e contratti falsi: l’indagato ha chiesto il patteggiamento
Delle undici persone che lo accusa, tre gli contestano un altro reato, appropriazione indebita di quasi 7mila euro provenienti da versamenti aggiuntivi su polizze vita loro intestate. Soldi che avrebbero dovuto fortificare le polizze dei risparmiatori ma che finivano altrove. I clienti si sono costituiti parte civile così come la stessa compagnia assicurativa.
Il quotidiano emiliano riporta che giovedì l’imputato al giudice Silvia Guareschi ha chiesto di patteggiare in continuazione con precedenti sentenze che sono già state pronunciate a suo carico, definitive e con pena sospesa. Quanto stabilito è di 1 anno, 3 mesi, 19 giorni con la sospensione condizionale della pena e c’è anche una multa di 627 euro.
Alessandra Saccani, avvocato difensore di una delle vittime (dello studio legale S.L.A.) la somma totale persa dal suo assistito è di ben 80mila euro. L’assicurazione si è però opposta al pagamento, ponendo il rifiuto al risarcimento coma ad altre persone. Secondo l’assicurazione erano soldi non dovuti e si andrà avanti con l’azione civile, ha detto.