In questi giorni è disponibile il Modello 730 precompilato, cosa fare se occorre inviare una rettifica ed evitare di perdere il rimborso con la busta paga di luglio
Il mese di maggio è, storicamente, per il contribuente italiano e per i professionisti del settore, un mese caldo, anzi, viste le temperature del momento caldissimo. In quel periodo, infatti, si mettono a punto le dichiarazioni dei redditi per l’anno in corso.
Parliamo di un meccanismo di legge che prende il via dalla consegna del CUD, la Certificazione Unica edl Reditto percepito nell’anno precendente, e che si completa, appunto, con la consegna ufficiale del modello di dichiarazione del mese di maggio.
Il più diffuso e “amato” dagli italiani per certificare il proprio reddito è il modello 730 quello che consente, qualora ci siano dei crediti verso il Fisco, di incassare con lo stipendio di luglio le cifre calcolate. Da qualche anno, con l’avvento di internet e del cosiddetto progetto Fisco Amico, il modello 730 è presente direttamente sul sito dell’Agenzia per le Entrate in modalità precompilata.
Rimborso modello 730, le modifiche in corso d’opera
Cosa significa? Significa che il contribuente, accedendo al sito in questione, tramite SPID, CIE o CNS trova il proprio modello 730 già completo dei dati necessari. Dati ricavati incrociando le varie banche a disposizione del Fisco italiano.
Il Modello per l’anno 2022 è online dal 23 maggio ed entro il 31 dello stesso mese può essere integrato, verificato ed inviato direttamente online chiudendo cosi il cerchio del meccanismo.
Ma cosa accade se i dati presenti sul sito dell’Agenzie per le Entrate sono errati? Cosa accade se nell’atto di compilazione si sono commessi degli errori? Cosa accade se ci si rende conto dell’errore solo dopo l’invio? Niente paura. Ve lo spieghiamo noi della Redazione di Bonifico Bancario.
Ci sono due modi per correggere il dato errato. Il primo è quello di inviare un nuovo modello 730 anno 2022 specificando sul frontespizio del modello stesso il codice 1. Questo codice permetterà al sistema in dotazione all’Agenzia dell’Entrate di capire che è una sovrapposizione del primo invio di cui l’Agenzia stessa non terrà più conto.
In questo caso la data predittiva di invio è sempre e comunque quella del 31 maggio e l’eventuale credito va nella busta paga di giugno o luglio dello stesso anno.
Se invece ci si rende conto troppo tardi dell’errore c’è una seconda possibilità quella di inviare entro il 30 novembre 2022 il modello 730 rettificato. In questo caso l’eventuale credito arriverà al contribuente sotto forma di rimborso o come compensazione nella dichiarazione dei redditi per l’anno successivo.