Carrefour addio in città: centinaia di migliaia di euro di debiti e non solo

In provincia di Caserta, Carrefour chiude ben tre punti vendita: centinaia di migliaia di euro di debiti e non solo.

spesa carrefour
EPA/TONINO DI MARCO

Più di 4,66 miliardi di fatturato, quasi 1.500 punti vendita, oltre 15mila dipendenti: questi sono i numeri che ha fatto registrare uno storico marchio della GDO, ovvero Carrefour, in Italia lo scorso anno. Numeri che gli hanno permesso di aprire nuove posizioni lavorative da Nord a Sud della Penisola, ma a questi numeri fanno da contraltare altri, che fortunatamente riguardano casi isolati e sicuramente non devono preoccupare più di tanto i dipendenti della grande catena. Si tratta di alcuni esercizi commerciali con questo marchio, come quello nel centro commerciale “Le Sorgenti” di Frosinone, che ha chiuso i battenti qualche tempo fa.

Addio Carrefour: ben tre negozi a Caserta e provincia

il carrefour di caserta
(foto Google Maps)

Abbastanza preoccupante in questi giorni è il caso della provincia di Caserta, che ha visto chiudere in poco tempo ben tre esercizi commerciali a marchio Carrefour. Il giro di vite è iniziato con il supermercato di Capodrise, poi è toccato a quello di Marcianise. L’ultimo in ordine di tempo a chiudere è il Carrefour che si trova proprio a Caserta, nel pieno centro cittadino e nello specifico in Via Cesare Battisti. La notizia della chiusura del supermercato viene data dalla cronaca locale, che parla anche di forti debiti. Secondo alcune fonti, sarebbero addirittura centinaia di migliaia di euro.

Il comune destino dei supermercati Carrefour della provincia di Caserta preoccupa i consumatori, certamente. Ma preoccupa soprattutto i dipendenti. In 19 – a quanto pare – lavoravano nel supermercato collocato nel centro della città di Caserta e oggi sono rimasti senza un’occupazione. Un triste destino, il loro, che fa il palio con quello del supermercato nel quale lavoravano e che è comune purtroppo a tanti esercizi commerciali nati 30 o 40 anni fa e che adesso conoscono una crisi mai vista prima.

Gli scaffali del supermercato, un tempo punto di riferimento nella zona, erano rimasti vuoti nei giorni scorsi, preambolo di questa chiusura che appare davvero inevitabile, visto quanto sta accadendo non solo qui, ma anche in altre parti d’Italia. Il meccanismo purtroppo è sempre lo stesso: la crisi avanza giorno per giorno, con il gestore del supermercato che – anche complice la pandemia – non riesce a sostenere le spese dei fornitori. Fino all’epilogo, che mette alla porta tanti dipendenti e le loro famiglie, oltre a togliere un punto di riferimento per i consumatori.

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Ma la preoccupazione di dipendenti e consumatori, a quanto pare, potrebbe avere un lieto fine: secondo quanto spiegato dagli attuali gestori – dopo i primi articoli sulla chiusura – sarebbe stato firmato l’atto di cessione del supermercato alla società Apulia. La chiusura dunque sembra essere provvisoria e presto i dipendenti torneranno a lavorare sotto una nuova gestione, come da accordi nella compravendita.

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