Il fondatore di Facebook, che controlla anche la app in verde, parla del nuovo aggiornamento Whatsapp; di che cosa si tratta.
Nuovo aggiornamento Whatsapp, l’applicazione continua ad arricchirsi di settimana in settimana, grazie al continuo supporto ricevuto da parte degli ingegneri di Menlo Park. Del resto c’è la concorrenza continua dimostrata da parte di Telegram che continua sempre a picchiare duro su Meta.
Di un nuovo aggiornamento Meta ha parlato ora proprio Mark Zuckerberg in persona. L’attuale Ceo di Meta, la galassia comunicativa che racchiude lo stesso Whatsapp oltre che Instagram e Facebook, ha parlato di quelli che saranno i contenuti che verranno mostrati in futuro.
Questo aggiornamento Whatsapp racchiude al suo interno diversi strumenti molto utili ed in grado di migliorare l’esperienza di fruizione con la nota applicazione di scambio di messaggi in tempo reale.
Nuovo aggiornamento Whatsapp, la novità svelata da Mark Zuckerberg
Zuckerberg ha parlato di una nuova introduzione chiamata WhatsApp Cloud API, il cui obiettivo è quello di favorire la vita alle aziende. Con questo comodo strumento in particolare verrà implementata la comunicazione tra le aziende stesse ed i propri clienti, sia in entrata che in uscita.
L’entusiasmo da parte del buon Mark è stato evidente. Lui ha parlato di un grosso passo in avanti compiuto per la connettività tra le realtà del terzo settore ed i singoli che si rivolgono a loro per ricevere dei servizi.
Ovviamente però ci saranno degli aggiornamenti anche per quanto riguarda Whatsapp nella sua versione classica, che viene usata ogni giorno da milioni e milioni di persone in tutto il mondo. Le cose da migliorare e da perfezionare sono sempre tante, a cominciare dalla sicurezza.
Come stanno le cose in materia di sicurezza dei dati degli utenti su Whatsapp
Da parte di Zuckerberg arrivano di continuo delle rassicurazioni su come la sua società abbia recepito le preoccupazioni espresse da parte della Commissione Europea.
Quest’ultima contestava Meta ed il suo Ceo in relazione al trattamento dei dati riservati degli utenti, per impedire che quest’ultimi venissero venduti alle società di marketing per scopi pubblicitari all’insaputa dei diretti interessati.
Sembra che ogni diatriba abbia trovato risoluzione. Ed ora tutti i servizi messi a disposizione da Meta rispondono ai criteri stabiliti da Bruxelles su questa tematica.