Bonus condizionatori: l’estate che verrà si annuncia bollette come l’anno scorso ma spaventano i costi dell’energia
Condizionatori d’aria e bolletta elettrica, due elementi spesso in contrasto. Causa cambiamenti climatici i mesi estivi dovrebbero portare temperature altissime e ciò che potrebbe sembrare una soluzione come l’uso del climatizzatore contribuisce a surriscaldare il pianeta per l’eccessivo consumo.
Insomma, croce e delizia, soprattutto la prima considerando i prezzi alle stelle del bellette elettriche. Un caso sollevato già tempo fa dal capo del governo Mario Draghi che in merito al conflitto in Ucraina – dove la questione approvigionamenti dalla Russia è centrale – aveva detto che quest’anno gli italiani sono chiamati a sceglire tra il condizionatore e la pace.
Ma in soccorso delle famiglie ci sono i bonus da utilizzare non solo per dare un supporto economico ma proprio per incentivare a comprare apparecchiature meno inquinanti. Molti infatti potrebbero convincersi a comprare un climatizzatore almeno di classe A+.
Bonus condizionatori, come si può avere
Come spiega il Corriere della Sera, si può ottenere una detrazione fiscale che va dal 50 al 65%. Il bonus può anche essere abbinato alla ristrutturazione della casa con relativo bonus mobili del 50% e l’Ecobonus del 65%.
Dunque si può ottenere la prima detrazione con un intervento di recupero del patrimonio edilizio di una casa singola o su parti di un edificio, purché i lavori siano iniziati a partire dal 1 gennaio.
Nel secondo caso deve essere abbinato a un intervento di manutenzione straordinaria senza ristrutturazione, in pratica il Bonus mobili a condizione di un miglioramenti dell’efficienza energetica. In questo caso perà il tetto massimo di spesa non è più di 16 mila euro come nel 2021 ma è inferiore, massimo 10mila euro per il 2022.
Quindi la detrazione del 50% si può ottenere se abbinata alla ristrutturazione della casa (Bonus ristrutturazione), realizzando un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici. Questo intervento, inoltre, deve essere iniziato a partire dal 1 gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.
Oppure può essere abbinata a un intervento di manutenzione straordinaria senza la ristrutturazione (Bonus mobili), con la condizione di migliorare l’efficienza energetica.
È possibile ottenere la detrazione come sconto immediato o come rimborso Irpef, indicando le spese sostenute quando si effettua la Dichiarazione dei Redditi, senza che sia necessario presentare l’Isee.
Ma ci sono anche altri bonus che possono essere abbinati. C’è ad esempio quello per le tende da sole il cui termine ultimo per richiederlo è la fine del 2022, che dà diritto alla detrazione del 50% delle spese totali sostenute per l’acquisto o la chiusura di tecniche mobili che schermano le vetrate.