Una mostra a Londra per celebrare le cover dei vinili indimenticabili

Le copertine dei vinili sono state da sempre oggetto di culto e espressione dell’Art Cover che viene celebrata in una mostra nella capitale del Regno Unito

Londra mostra copertine vinili
(foto Facebook))

Non poteva che essere a Londra una mostra per celebrare le copertine dei vinili più iconiche del tempo. Alla Photographers Gallery della capitale della musica, la mostra “For the Record: Photography & Art of the Album Cover” con 200 copertine dei dischi in vinile più emblematiche di tutti i tempi. L‘arte delle cover ha spaziato dalla politica alla cultura, dal costume alla storia della musica, dall’arte alla moda passando per la fotografia. Grandi artisti si sono dilettati e hanno collaborato alla creazione di questi meravigliosi manifesti di un’intera epoca, segnando l’immaginazione e determinando i successi a volte del disco stesso.

Quando si parla di vinili d’autore si scopre l’intreccio tra la musica e l’arte moderna e contemporanea che ha delineato l’Art Cover. L’epoca dei 33 e 45 giri vede l’irrompere delle copertine coloratissime e spiazzanti, dall’alto profilo grafico, manifesti fotografici e artistici che diventano un potente veicolo di comunicazione popolare e strumento di espressione, non solo musicale. Le cover diventano dunque protagoniste assolute del mondo musicale e artistico in generale, segnando un’epoca, creando mode e pensieri unici, divenendo dirompenti, eclatanti, scandalose ed eterne.

A Londra una mostra con i più grandi artisti della Art Cover

Londra mostra cover vinili
(foto Instagram)

E chi se non Andy Warhol poteva dare il via nel 1967 al filone delle Art Cover, con un’iconica copertina realizzata per i Velvet Underground, contribuendo alla rivoluzione nel mondo della discografia e cambiando radicalmente la concezione delle copertine dei dischi. L’arte visiva incontra quella musicale e l’industria decide di “vestire” i dischi in un connubio mai sperimentato prima, che ha rivoluzionato la grafica contemporanea e il modo di promuovere la musica.

E non potevano mancare gli scandali come quello generato dalla copertina di Jean-Baptiste Mondino con il nudo in copertina di Prince per l’album “Lovesexy“, che sarà bandita a lungo in alcuni paesi per la sua audacia e irriverenza. Parlando di scandali non poteva mancare Madonna con il suo “True Blue” la cui copertina viene curata da Herb Ritts per immortalare la regina del pop in una nuova veste con una foto nuda di profilo, originariamente in bianco e nero e poi colorata a mano di blu in omaggio al titolo dell’album.

Tra le più indimenticabili e imitate copertine di album iconica e contemporanea come poche non si può non citare la cover che ritrae i Beatles mentre attraversano le strisce pedonali. La foto intramontabile e suggestiva viene scattata e ideata da Ian Macmillan che consegna Abbey Road e la band alla storia della musica. La Art cover esprime un altissimo potenziale comunicativo popolare e raffinato allo stesso tempo facendo diventare ogni copertina un oggetto prezioso e raro, di grande valore evocativo, in poche parole delle copertine d’artista.

E la mostra londinese ci consegna un archivio di frammenti della memoria, fatti, volti, intuizioni creative e soprattutto luoghi sospesi nel tempo. Una galleria amarcord con storie d’altri tempi firmate dai grandi dello “scatto fotografico” veri e propri artisti del Novecento e della contemporaneità con visioni che vanno al di là dello spazio e del tempo. Precursori e innovatori che hanno prestato il loro obbiettivo alle grandi pop e rockstar. L‘immagine fissa di una fotografia in grado di raccontare l’evolversi dei tempi, delle stagioni, anticipando gusti e tendenze del costume e dello stile in pieno fermento di avanguardia.

 

 

 

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