Interventi natalità: proposte per fronteggiare il crollo delle nascite

Enrico Letta torna sugli interventi per favorire la natalità durante la conferenza degli Stati generali. Andiamo a scoprire nel dettaglio cosa ha dichiarato il Segretario del Partito Democratico.

interventi natalità
(Pixabay)

Il tema sulle revisioni di alcuni strumenti per favorire la natalità è stato discusso da Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, alla conferenza degli Stati generali.

Letta ha fatto varie proposte atte a favorire sia l’integrazione degli bambini che non sono nati in Italia sia le famiglie con più di tre figli. Queste proposte puntano a favorire una inversione di rotta sul crollo delle nascite che da anni incombe sull’Italia.

Interventi natalità: come favorire le nascite

interventi natalità
(Pixabay)

Se non si intervenisse fin da subito, a metà del secolo in corso, l’Italia potrebbe conterà circa 5 milioni di abitanti in meno.

L’appello di Letta è stato accolto da numerosi esponenti della politica italiana.

Infatti, anche Laura Castelli, viceministro dell’Economia, esponente di spicco del M5S, ha partecipato al dibattito proposto dal segretario Dem, proponendo una revisione dell’ISEE.

Secondo la ministra, l’attuale indicatore della situazione economica è superato e non più attuale soprattutto dopo l’entrata in vigore dell’assegno unico.

Una rivisitazione dell’ISEE è essenziale poiché esso è la porta principale che i cittadini possono utilizzare per accedere a moltissimi bonus e servizi.

A questo, Castelli aggiunge che è necessaria anche una riforma europea dell’IVA in modo da apportare una aliquota agevolata su tutti quei prodotti che servono all’infanzia. Ciò non farebbe altro che favorire un aumento della natalità e guardare al futuro.

Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, ha detto la sua sull’argomento.

L’esponente del Carroccio ha sottolineato l’inutilità dei bonus una tantum nella lotta contro il calo demografico consigliando di seguire modelli virtuosi in Europa.

Infatti Salvini ha tessuto le lodi del modello ungherese che propone dei prestiti a tasso zero per chi si sposa oppure ha dei figli. Ma non solo. Ha citato anche un altro punto del modello ungherese che pone l’accento sull’eliminazione delle tasse per le mamme che hanno il più di 3 figli.

Non sono mancate anche le critiche per il PNRR da parte di Licia Ronzulli, deputata di Forza Italia e presidente della commissione Infanzia ed Adolescenza in Parlamento.

Infatti Ronzulli ha sottolineato come nel PNRR non ci sia un capitolo ad hoc per quanto riguarda l’infanzia. Secondo la deputata FI, i 4,6 miliardi in favore degli asili nido oppure le agevolazioni all’imprenditoria femminile da sole non bastano a favorire la natalità.

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