Bonus 200 euro per autonomi e professionisti: al momento non si conosce ancora l’importo né il tetto massimo del Reddito per accedere
Già per giugno e luglio sono attesi 200 euro per lavoratori dipendenti e pensionati che hanno un reddito massimo di 35mila euro all’anno. La misura contro il caro-vita è prevista dal Decreto auti approvato in prima battuta nel Cosiglio dei Ministri il 2 maggio 2022.
La legge prevede una tantum anche per gli autonomi e i professionisti ma in questo caso ancora non si conoscono non solo i tempi di erogazione dell’aiuto ma neanche le modalità e i requisiti.
Se per i dipendenti e i pensionati i soldi saranno accreditati direttamente, per gli altre categorie non è ancora noto se dovranno fare domanda (molto probabile) e quale sarà il tetto massimo.
Da quando il Decreto è stato licenziato ha avuto già vari aggiornamenti come quando il 6 maggio è stato stabilito che i soldi spettano anche a i percettori del Reddito di Cittadinanza e di disoccupazione. Nella versione del 12 maggio l’articolo 33 del Decreto stabilisce che il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali istituirà un fondo specifico riservato ad autonomi e professionisti con il limite di spesa che sarà di 400 milioni di euro per il 2022.
Al momento viene quindi stabilito quanto si dovrà massimo spendere e non quale sarà l’importo che sarà erogato una sola volta. Ciò significa che potrebbe non essere di 200 euro. Chi beneficerà saranno comunque professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps e di altri enti di previdenza delle altre categorie professionali.
Lo stesso articolo 33 stabilisce che si prenderà di riferimento il reddito dichiarato nel 2021. Il limite sarà comuque di 35mila euro? Su questo punto ci sono dubbi e bisogna attendere il decreto che il Ministero del Lavoro, in concerto con quello dell’Economia, emanerà ponendo il limite massimo di guadagno per accedere al bonus.
Nel testo della legge si legge che il decreto che toglierà ogni dubbio e metterà nero su bianco le regole per il bonus sarà adottato entro 30 giorini della data di entrata in vigore del Decreto aiuti.
Per quanto è invece già stata stabilito, per i dipendenti saranno i datori di lavoro a inserire il bonus in busta che paga e poi riceveranno il rimborso.