Bisogna fare attenzione alle comunicazioni che arrivano nella nostra casella di posta elettronica. Occhio alla truffa via email.
Truffa via email, ogni giorno sono tantissime le persone che finiscono con l’abboccare a queste trappole. Ad inviarle sono ignoti malintenzionati, i quali colpiscono in maniera capillare, riuscendo a fare breccia nella sicurezza di alcuni.
E quando si cade vittima di una truffa via email, tutto quello che teniamo sul nostro conto corrente finisce con l’essere esposto ad un rischio enorme. Il modus operandi degli hacker è sempre lo stesso: i loro messaggi contengono una comunicazione da ascrivere al fenomeno del phishing.
Si tratta di una esca lanciata per chi è purtroppo sufficientemente stolto od impressionabile da abboccare. Da cui il termine che richiama la pesca. Il fenomeno è aumentato in particolare da quando si è diffusa la pandemia, a causa del venire meno di tante certezze.
Ed al contempo anche dell’aumentata propensione a fare molte operazioni a distanza, dopo che eravamo abituati a compierle di persona rivolgendoci a questo od a quell’ufficio preposto. Non deve stupire se una truffa via email infatti tiri in ballo spesso degli enti ufficiali.
I ladri si spacciano per i seguenti enti:
Ma esistono dei modi per riconoscere questi tranelli e per non cascarci. Bisogna sempre ricordare che enti ufficiali di qualsiasi tipo non ci rilasceranno mai delle comunicazioni importanti attraverso una semplice e-mail.
Queste sono cose che avvengono esclusivamente attraverso le aree riservate dei rispettivi siti web ufficiali. Ai quali ogni utente può accedere con le proprie credenziali riservate. Inoltre questi messaggi terminano spesso con un link e con insistenti inviti a cliccarvi sopra.
Aprendo tale collegamento si apre spesso una pagina nella quale ci viene richiesto di inserire i nostri dati personali, carta di credito compresa. Cosa che non è assolutamente normale.
Inoltre ci sono spesso delle tracce quali errori di grammatica, utilizzo di loghi ufficiali ormai in diffuso e quant’altro che rappresentano i necessari campanelli d’allarme ai quali dare ascolto.
Le truffe però possono essere perpetrate anche tramite telefonate dirette, il porta a porta, gli sms ed addirittura attraverso Whatsapp. E non bisogna mai aprire i link che contengono, esclamare parole di affermazione o dare ascolto a chi si presenta come questo o quel soggetto senza avere le necessarie qualifiche.
La Polizia Postale ed i carabinieri sono i primi soggetti ai quali rivolgerci in caso di brutte sorprese, anche per tentare di recuperare la somma perduta, o parte di essa.