In merito all’assegnazione dell’Assegno unico figli 2022 arriva una istanza sollevata dal PD che potrebbe portare a variazioni importanti.
Assegno unico figli 2022, ci sono delle novità all’orizzonte, dopo degli interrogativi sollevati in merito da parte del Partito Democratico. Il segretario del partito, Enrico Letta, ha infatti contestato il criterio che rende tale provvedimento statale fortemente vincolato da un aspetto.
Si tratta dell’ISEE, ritenuto da Letta “non più attuale allo stato odierno”. L’indicatore della propria situazione patrimoniale annua, alla luce di tali dichiarazioni, necessiterebbe di essere rimodernato. Ma ad oggi resta un paletto dal grosso peso specifico per ottenere l’Assegno unico figli 2022.
Per l’alto esponente del PD, l’ISEE presenta degli squilibri che il Ministero dell’Economia è tenuto a correggere. Ed in questo senso il dicastero di riferimento ha fornito una risposta conciliante, che va verso questa stessa direzione. Lecito quindi attendersi degli aggiornamenti in riferimento alle modalità per le quali ottenere l’Assegno unico figli 2022.
Assegno unico figli 2022, nuovi criteri
Come noto, l’Assegno unico figli 2022 dà accesso ad un sussidio mensile che è condizionato sia dal numero dei figli a carico presenti all’interno del proprio nucleo familiare che della loro condizione. Ad esempio ci sono delle maggiorazioni non solo legate al numero stesso ma anche a se siano o meno affetti da qualche disabilità.
L’ISEE però fa si che una famiglia possa prendere il massimo oppure no delle cifre assegnate ad ogni fascia che fa riferimento al rispettivo limite di ricavi.
Per esempio, a partire dai 40mila euro, l’Assegno unico mette a disposizione solo 50 euro per ogni figlio a carico che sia minorenne (25 per figli tra i 18 ed i 21 anni, n.d.r.). Escluse eventuali maggiorazioni correlate a quella che è la propria situazione.
Al di sotto dei 40mila euro di reddito annuo l’importo dell’Assegno unico aumenta, con il massimo previsto che è di 175 euro mensili per figli minorenni a carico (85 per maggiorenni fino ai 21 anni, n.d.r.).
Sono tante le domande pervenute all’INPS, con l’Istituto di Previdenza che ha fatto sapere che parecchie di queste, pervenute da inizio 2022 in poi, erano contraddistinte da diversi errori o dalla mancata presentazione della propria attestazione ISEE. Tutte situazioni che relegano chi ha presentato apposita richiesta nella fascia meno privilegiata.
Tuttavia si può correggere la propria istanza, magari avvalendosi dell’aiuto di un patronato CAF. Inoltre, se si presenta domanda entro il 30 giugno 2022, si avrà diritto a ricevere anche tutti gli arretrati non corrisposti, a decorrere dallo scorso mese di marzo.