Chi ha qualche risparmio sa che non è saggio tenere i soldi fermi in banca o alle Poste. Investirli? Sarà bene conoscerne tutti gli aspetti.
Una volta si tenevano i soldi alle Poste e andava bene così. Le persone un po’ più importanti li tenevano forse in banca e lì restavano a volta anche fino alla morte. Ora non è più così facile. Tenere i soldi fermi in banca o alle Poste ha un costo che va a scialacquare il patrimonio e trovare un’alternativa non è facile come si pensa.
I broker, i consulenti, gli economisti hanno fatto diventare del patrimonio altrui un vero e proprio mestiere. Chi vuole avere soldi da parte senza dover pagare per la giacenza può decidere di investirli. Ma la borsa, il mercato sono realtà al di fuori della concezione della maggior parte dei lavoratori e dei risparmiatori.
Si vorrebbe solo avere un gruzzolo da parte per una sicurezza nei momenti difficili o magari da poter spendere per qualche cosa di importante e invece tutti allettano con investimenti e guadagni assicurati. Vediamo un metodo per investire i propri soldi, quali sono i rischi e cosa possono comportare.
I Fondi comuni di investimento sono strumenti finanziari che raccolgono i risparmi dei clienti investitori in un’unica cassa comune. Questo unico patrimonio viene poi impiegato, da gestori professionali, per investire in diverse tipologie di attività quali azioni, obbligazioni, liquidità ed altri strumenti.
Quindi in poche parole si mette il proprio denaro insieme a quello di molte altre persone per far fare ad altri ancora dei grossi investimenti. Quello che se ne potrebbe ricavare sono parte dei rendimenti, i piccoli costi e vari poteri contrattuali.
Esistono diverse tipologie di fondi di investimento, come ad esempio i fondi denominati “aperti o chiusi” o quelli “armonizzati” che prevedono vincoli per tutelare i risparmiatori. Poi ci sono i fondi azionari, con alti livelli di rischio, fondi obbligazionari (titoli di Stato e obbligazioni), fondi bilanciati, fondi di liquidità e fondi flessibili.
Per sceglierne uno è importante affidarsi a un esperto del settore, che vi possa consigliare in modo onesto e il più disinteressato possibile. In ogni caso si dovrebbero valutare le possibilità di rischio e il tempo entro il quale si vogliono vedere dei risultati.
Va considerato che neanche questi sono totalmente gratuiti. Si offre la somma da investire ma non solo, viene richiesta anche una commissione di ingresso e dei costi di gestione ma anche una tassazione con aliquota del 26%. Valutare quindi se il guadagno potrà essere superiore ai costi.