Dall’imposta di bollo non si sfugge, ognuno deve pagare la sua. A seguito delle fatture elettroniche arrivano i termini di scadenza.
Per imposta di bollo si intende una tassa che fa riferimento alle imposte indirette. Si tratta, nel sistema fiscale italiano, di un’imposta applicata alla produzione. La si può trovare applicata su richieste o documenti civili o governativi, giudiziari o commerciali. Presenta una natura giuridica mista presentandosi a volte come imposta e a volte come tassa.
L’imposta di bollo che va applicata sulla ricevuta o sulla fattura è a carico del contribuente che emette il documento fiscale. Ma ricordiamo che è interesse anche dell’altra parte che tutto venga svolto secondo i termini di legge, infatti le eventuali conseguenze di un’inadempienza vengono divise fra le parti.
Dall’introduzione della fatturazione elettronica alcuni dettagli in riferimento all’applicazione dell’imposta di bollo sono stati rivisti e precisati. Quindi è importante conoscere gli obblighi e le tempistiche nel pagamento di questo tipo di tassa.
La scadenza per il pagamento
Con un decreto ministeriale è stato stabilito che per le fatture elettroniche emesse dal 1 gennaio 2021 il versamento dell’imposta di bollo va effettuato entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo alla chiusura del trimestre. Quindi a breve si avvicina un’importante scadenza.
Il termine per il versamento dell’imposta di bollo, in riferimento alle fatture elettroniche emesse da gennaio a marzo 2022, è il 31 maggio. Quindi entro tale data dovranno essere versati gli importi relativi a tali imposizioni.
L’Agenzia delle Entrate effettuerà dei controlli trimestrali per valutare l’effettivo versamento in relazione proprio alle imposte di bollo. In seguito a tali ispezioni saranno resi noti due elenchi, che si potranno trovare all’interno del portale “Fatture e corrispettivi”.
In questi elenchi saranno presenti le liste delle fatture correttamente assoggettate a imposta di bollo e quelle che invece non lo sono. Quest’ultima è una lista modificabile in base alla quale si dovrà saldare l’imposta mancante.
Per concludere questa operazione si può optare per un addebito diretto sul conto corrente bancario del portale stesso oppure utilizzando il modello F24. Si ricorda inoltre che la scadenza del primo trimestre è prorogabile fino al 30 settembre 2022, salvo i casi in cui l’ammontare dovuto supera i 250 euro e allora si potrà arrivare al 30 novembre 2022.