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Attualità

Bollo auto, chi è esente dal pagamento: una cerchia ne è fuori

Pubblicato da
Beatrice Manocchio

Tra le tante spese da effettuare, spunta il bollo auto: cosa bisogna sapere al riguardo? Ecco chi è esente dal pagamento.

Chiavi della macchina (Pixabay)

Chi possiede una macchina sarà a conoscenza di tutte le spese a cui bisogna fare riferimento nel corso degli anni: dall’assicurazione alla benzina, dal mantenimento al bollo.

Oggi vogliamo porre l’attenzione sul bollo dell’auto, una tassa automobilistica prevista dall’amministrazione finanziaria italiana, che grava sugli autoveicoli e motoveicoli immatricolati nella Repubblica Italiana, il cui versamento è a favore delle Regioni di residenza.

Bollo d’auto, chi è esente dal pagamento

Non tutti sanno che una cerchia di persone è esente dal pagamento del bollo d’auto. Si tratta di tutti coloro che usufruiscono della Legge 104. Tale agevolazione, però, non riguarda tutta l’Italia ma solo alcune regioni che hanno aderito.

Ai sensi della legge n. 104/1992, alcune categorie di soggetti disabili possono usufruire dell’esenzione dal pagamento del bollo auto. La misura si rivolge ai disabili con:

  • gravi difficoltà di deambulazione;
  • ridotte capacità motorie;
  • patologie gravi alla vista, cecità totale e visibilità inferiore a un decimo da entrambi gli occhi;
  • sordità sopravvenuta prima di iniziare a parlare;
  • sordomutismo dalla nascita;
  • pluriamputazioni;
  • handicap grave psichico, per il quale percepiscono l’indennità di accompagnamento.

Bisogna poi avere un riconoscimento medico della disabilità, avvenuto dopo una visita presso una Commissione medica per gli invalidi civili.

La legge, inoltre, afferma che per l’esenzione del bollo, il mezzo deve essere intestato al disabile o al familiare che ha il disabile fiscalmente a carico. Rientra in questa categoria solo chi possiede un reddito che non supera i 2.840,51 euro.

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Un altro dettaglio da sapere è che l’esenzione non è retroattiva, ma vale solo nel corso dell’anno in cui si è fatta la domanda. Una volta scaduta, bisogna rifarla.

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Non c’è un limite per inoltrare la richiesta, l’unica cosa da tenere a mente è che è necessario che essa venga presentata entro 90 giorni prima della scadenza, presso gli uffici dell’ACI di appartenenza.  La documentazione da inviare è composta da:

  • verbale della Commissione medica con il quale si accerta lo stato d’invalidità del richiedente;
  • fotocopia della carta di circolazione;
  • documentazione relativa alla sordità del familiare a carico, se il richiedente è il familiare che ha il disabile a carico fiscalmente.
Beatrice Manocchio

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Beatrice Manocchio