A Città di Castello si risparmia sulla bolletta della luce anche grazie a quanto compiuto dalla locale amministrazione comunale.
Bolletta della luce, il salasso derivante dai fortissimi aumenti che riguardano le utenze principali per famiglie ed imprese sono salite alle stelle, come mai si era visto prima. E serve correre ai ripari per evitare di dovere pagare un abominio di cifra.
Il Governo ha stabilito delle limitazioni per quanto riguarda l’utilizzo dei condizionatori in tutti gli edifici della Pubblica Amministrazione. Vanno usati entro una certa finestra di gradazioni, con una temperatura minima ed una massima da rispettare. Questo dovrebbe contribuire a limitare i consumi di elettricità ed a risparmiare sulla bolletta della luce.
Ma lo Stato fa anche altro ed oltre a promuovere la transazione energetica con tutti i bonus del caso per fare si che si diffonda l’impiego delle energie rinnovabili, con eolico e fotovoltaico, si prevede anche altro per apportare un risparmio sulla bolletta della luce.
In questo senso in realtà sono le realtà locali a cercare di tamponare l’emergenza. Ci sono diverse amministrazioni comunali che hanno decretato una limitazione per quanto riguarda l’accensione di lampioni e luci sul pubblico suolo. Dare un taglio all’illuminazione pubblica sarà allo stesso modo importante, sia per ridurre l’impatto ambientale che i consumi.
Bolletta della luce, cambia del tutto la vecchia illuminazione pubblica
Ed in tal senso a Città di Castello, in provincia di Perugia, il sindaco ha concluso un accordo con Hera Luce per ottimizzare al massimo l’accensione delle luci tra le strade della località umbra.
Ci sarà la sostituzione in blocco di più di 4mila e 600 lampade e lampadine vecchie con modelli più moderni e che funzioneranno a led, per una illuminazione votata al risparmio assoluto. Un risparmio inquadrabile in ben il 52% di quelli che sono i consumi attuali.
Questo accordo tra il Comune di Città di Castello e Hera Luce avrà una durata di nove anni e partirà dal 1° giugno 2022. Ci saranno anche altre operazioni di ottimizzazione dell’energia elettrica votata alla illuminazione di luoghi pubblici. Il tutto per azzerare il più possibile gli sprechi e gli esborsi. E per tendere una mano all’ambiente.